L’inferno domestico di un uomo di 65 anni: aggredito dal compagno con un coltello

Il 47enne, accusato di maltrattamenti in famiglia, è stato arrestato e condotto nel carcere di Regina Coeli

Un’altra mattina di ordinaria violenza domestica a Roma, ma questa volta, grazie al coraggio della vittima, l’incubo è stato spezzato.

Il teatro di questa tragedia silenziosa? Un’abitazione nel quartiere Appio Claudio, dove un uomo di 65 anni ha finalmente deciso di ribellarsi a un rapporto che da troppo tempo lo stava distruggendo.

Il suo aguzzino? Un uomo di 47 anni di origini iraniane, convivente da anni, ma che nascondeva una furia travolgente sotto una facciata di normalità.

L’episodio, che ha visto il coinvolgimento tempestivo dei Carabinieri della Stazione Roma Tuscolana, è l’ennesimo capitolo di un incubo che si protraeva da tempo, una relazione segnata dalla sofferenza, dalla paura, dalla quotidiana minaccia di un uomo capace di trasformarsi in un mostro, a volte con le parole, altre con le mani.

Il 65enne, che si era già sottoposto in passato a violenze psicologiche e fisiche, ha finalmente trovato il coraggio di alzare la voce. Ha chiamato il 112, chiedendo aiuto.

La sua voce tremante ha raccontato l’incredibile: “Mi ha colpito, mi ha minacciato con un coltello.” Il quadro che si è dipinto era quello di una lunga convivenza fatta di vessazioni, umiliazioni e aggressioni che, purtroppo, non avevano mai trovato spazio nella denuncia ufficiale.

I Carabinieri, accorsi prontamente, si sono trovati di fronte una scena drammatica. L’aggressore, in preda alla rabbia, si era barricato in casa, coltello in mano, pronto a impedire l’intervento delle forze dell’ordine.

Ma i militari non si sono lasciati intimorire. Con pazienza e determinazione, sono riusciti ad accedere nell’abitazione e a prendere contatti con la vittima.

“Ho vissuto un inferno per 15 anni”, ha raccontato il 65enne tra le lacrime, mentre i Carabinieri raccoglievano la sua denuncia. Il racconto della sua sofferenza è diventato la base dell’inchiesta, un filo rosso che ha condotto all’arresto del suo aguzzino.

Il 47enne, accusato di maltrattamenti in famiglia, è stato arrestato e condotto nel carcere di Regina Coeli.

Mentre la vittima è stata trasportata dal personale del 118 presso l’ospedale Fate Bene Fratelli dove è stato medicato e dimesso con una prognosi di 7 giorni.


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