L’Ottocento tra musica e danza al Museo Nazionale degli Strumenti Musicali
L'evento didattico-culturale: musica e danze dell’800 organizzato dalle insegnanti dell’ISS Croce Aleramo martedì 30 maggioMartedì 30 maggio 2023, si è svolto uno straordinario evento didattico-culturale di musica e danze dell’800 organizzato dalle insegnanti dell’ISS Croce Aleramo, nella raffinata ed esclusiva cornice del Museo Nazionale degli Strumenti Musicali, sito in piazza Santa Croce in Gerusalemme 9A, Roma.
L’iniziativa ideata dalla professoressa Stefania Fragliasso ha coinvolto le docenti di scienze motorie, la maestra di ballo Anna Mastrangelo e gli alunni, che hanno frequentato il corso di danze storiche (4CL linguistico, 3D e 4C scientifico, una rappresentanza delle classi 1C e 4° del liceo scientifico), in uno “spettacolo” di grande spessore culturale.
Il folto pubblico, competente ed entusiasta, ha manifestato un caloroso apprezzamento per le danze nel patio, la musica e il bel canto nell’auditorium, e, infine, per la visita del Museo con le guide dell’Associazione Polaris e, per l’occasione, delle alunne della 3ALT.
Il Museo ha origine dalla raccolta di due grandi appassionati: il gesuita Athanasius Kircher ed il tenore Evan Gorga (famoso per la prima della Bohème di G. Puccini al Regio di Torino, il primo febbraio1896); la raccolta Kircher fu dispersa all’arrivo dell’esercito piemontese, invece la raccolta di Gorga si è salvata perché lo Stato italiano l’acquistò nel 1949 (nella neonata Repubblica).
Numerosi gli strumenti di alto pregio: il primo pianoforte di Bartolomeo Cristofori, l’arpa Barberini, il violino di Andrea Amati (rocambolesca la vicenda del recupero avvenuto nel 2011 e consegnato al Museo nel 2021), fischietti in terracotta, sistri, sonagli, corno fittile, tibia romana, strumenti del Cinquecento, del Seicento, del Settecento, insomma una collezione talmente ricca che merita di essere vista e rivista.
La direttrice Museo Nazionale degli Strumenti Musicali Sonia Martone, ha avuto il merito di valorizzare il Museo rimodulando il percorso espositivo con ben 800 strumenti musicali (in totale sono più di 3000) e di averlo reso adattissimo a eventi culturali-musicali di grande raffinatezza.
Camminare per le sale è come viaggiare nel tempo tra manufatti antichi e strumenti moderni ed è incredibile e ci rende orgogliosi il pensare che tanta perfezione sia opera della grande fantasia e genialità tutta italiana.
Henos Palmisano