

L’inchiesta, avviata nel 2018 con l’operazione “Tibus” e proseguita fino al 2021, ha permesso di ricostruire un sofisticato sistema di importazione e distribuzione della droga
Roma si è svegliata con un’operazione da film. All’alba, i Carabinieri del Comando Provinciale hanno messo fine a un colossale traffico internazionale di droga che riforniva la Capitale e l’Europa.
Un business milionario che si muoveva nell’ombra, perfettamente organizzato, e che utilizzava anche i mezzi pubblici per trasportare la merce.
L’operazione, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia, ha portato all’arresto di 27 persone – 20 finite in carcere e 7 ai domiciliari – tra Italia, Albania e Spagna. Le accuse sono pesantissime: traffico e spaccio di stupefacenti, estorsione, detenzione di armi e intestazione fittizia di beni.
L’inchiesta, avviata nel 2018 con l’operazione “Tibus” e proseguita fino al 2021, ha permesso di ricostruire un sofisticato sistema di importazione e distribuzione della droga.
Il clan albanese, con base a Valona, trasportava ingenti quantità di marijuana sulle coste pugliesi con potenti natanti. Da lì, il carico veniva smistato fino alla Capitale grazie a un sistema di veicoli intestati a prestanome o noleggiati a lungo termine.
Una volta a Roma, la droga finiva nelle mani di un’organizzazione criminale nigeriana, che la distribuiva in tutta Italia ed Europa.
Fulcro di questa rete era l’autostazione “Tibus” vicino alla stazione Tiburtina, usata come hub per il traffico internazionale di stupefacenti. I corrieri, spesso giovani incensurati e richiedenti asilo, trasportavano la merce su pullman privati ignari di tutto, aggirando così i controlli ai confini.
Le indagini hanno rivelato anche episodi di estrema violenza. I fornitori albanesi avrebbero messo in atto numerose estorsioni ai danni dei clienti nigeriani, colpevoli di ritardi nei pagamenti.
Inoltre, è emerso che il gruppo albanese aveva a disposizione un arsenale di armi da guerra, mentre alcuni cittadini italiani fungevano da prestanome per intestare i veicoli usati nel traffico.
L’operazione di oggi è il culmine di anni di lavoro investigativo che ha già portato a 147 arresti in flagranza e al sequestro di 900 kg di marijuana, 10 kg di hashish, diverse dosi di eroina e 90.000 euro in contanti.
Il blitz è stato possibile grazie alla collaborazione tra i Carabinieri, le polizie albanesi e spagnole, Interpol e la Direzione Centrale della Polizia Criminale. Arresti sono stati effettuati anche a Valona (Albania) e Vilanova i la Geltrù, in provincia di Barcellona.
Un colpo durissimo per i narcos, ma le indagini continuano: gli inquirenti sono al lavoro per ricostruire l’intera rete e assicurare alla giustizia eventuali altri complici.
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