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Nozze Gay, 16 coppie trascritte nel registro capitolino

Marino: "‘’E' uno splendido sabato mattina"

Sabato 18 ottobre 2014 è destinato a rimanere un giorno storico per Roma e per l’Italia. Il sindaco Ignazio Marino ha tenuto fede alle sue parole ed ha trascritto nel registro capitolino 16 coppie omosessuali che si sono sposate all’estero. La trascrizione è avvenuta in Campidoglio, e le coppie (11 uomini e 5 donne) hanno dichiarato il proprio amore entusiaste dell’idea che finalmente questo possa venir riconosciuto anche nel Bel Paese.

1f27779715799ec3da08b01648f89af3-2244-kAMF-U1040730574279ZC-640x320@LaStampa.itL’evento è durato circa un’ora, nella quale il primo cittadino è stato acclamato con applausi e grida dalle coppie presenti. Il sindaco ha esordito citando alcuni versi della poesia’’ Se mi starai vicino di Neruda’’, dopodichè ha chiamato pian piano una coppia dopo l’altra così da registrarli.

La prima coppia ad essere trascritta è stata quella formata da Marilena Grassadonia e Laura Terrasi, che si sono sposate 5 anni fa, ma che stanno insieme da 18 anni. Queste le parole di Marilena riguardo alla giornata vissuta: ‘’Io sono ingegnere al Comune di Roma e Laura è la mia compagna. E’ una giornata importantissima, un gesto politico importantissimo, di civiltà e di rispetto per le nostre famiglie. Un riconoscimento pubblico”.

Ignazio Marino, durante la trascrizione degli atti, ha dichiarato: ‘’E’ uno splendido sabato mattina. Ma dobbiamo anche pensare che sia un giorno normale perché noi crediamo fortemente che tutti siano uguali e abbiano gli stessi diritti. E allora quale diritto più importante c’è di quello di poter dire al proprio compagno o compagna ‘Ti amo’?”

In realtà è stato ‘un giorno normale’ solo in apparenza, visto che il sindaco è stato criticato da più parti per la sua decisione di trascrivere agli atti le 16 coppie omosessuali. Il ministro dell’Interno Angelino Alfano scrive su Facebook:’’ “Il sindaco Marino ha firmato trascrizioni per nozze gay. Ribadisco: per l’attuale legge italiana, ciò non è possibile. La firma di Marino non può sostituire la legge. In pratica, il sindaco Marino ha fatto il proprio autografo a queste, peraltro rispettabilissime, coppie”.

Dura presa di posizione anche del Vicariato, che ha cosi commentato l’operato di Marino:’’E’ stata una scelta ideologica, che certifica un affronto istituzionale senza precedenti. Una mistificazione sostenuta a livello mediatico e politico”.

Guerra aperta anche con il prefetto di Roma Pecoraro, il quale ha dichiarato: “Inviterò immediatamente il sindaco alla cancellazione di tali trascrizioni, se non dovesse procedervi provvederò all’annullamento.” Dalle parole si è passati ai fatti: quest’ultimo ha inviato al primo cittadino una richiesta formale di annullamento dell’atto di trascrizione, nel caso in cui il primo cittadino non dovesse fare un passo indietro il processo di annullamento verrà, quindi, attivato di conseguenza.

Il Campidoglio fa sapere che in caso di annullamento farà ricorso alla Corte di Strasburgo per i diritti dell’uomo.


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Un commento su “Nozze Gay, 16 coppie trascritte nel registro capitolino

  1. il prefetto poteva tenersi il suo invito in tasca e non fare la brutta figura di chiedere al sincado un atto, la cancelazione, questo sì ILLEGALE. Quell’atto non può essere cancellato, né per volontà del Ministro dell’Interno e neanche del Sindaco, figuriamoci dal Prefetto.

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