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Rete Romana Mutuo Soccorso: giù le mani dalla città e dall’Agro Romano

I Comitati: se 60 milioni di metri cubi non bastano, sindaco Alemanno cominciamo male!

Agro Romano sulla Collatina

Collatina, fuori Roma. FOTO Luca Gentili http://www.flickr.com/photos/luka70/

Se 60 milioni di metri cubi non bastano, sindaco Alemanno cominciamo male! Dalla stampa apprendiamo che il Sindaco Alemanno, di concerto con gli assessori all’Urbanistica Marco Corsini e alla Casa Alfredo Antoniozzi, ha predisposto una Delibera di Giunta con cui si invitano tutti i proprietari di terreni agricoli a metterli a disposizione dell’amministrazione per realizzare case popolari.

Il documento verrà approvato la prossima settimana e darà via libera alla prima modifica sostanziale del nuovo Prg. Nella delibera si direbbe che «i nuovi ambiti di riserva», ossia le aree agricole offerte al Comune, «saranno prioritariamente utilizzati per la realizzazione del Piano comunale per l’edilizia residenzialepubblica» e «altresì» per «la localizzazione dell’edificazione privata conseguente all’applicazione dellacessione compensativa».

Nella stessa delibera inoltre si definirebbero i requisiti delle aree: agro romano, servizi privati, verde privato attrezzato, verde pubblico e servizi pubblici di livello locale, infrastrutture tecnologiche.

In sostanza in cambio delle aree espropriate il Campidoglio darebbe cubature: la cessione di terreniagricoli frutterà la possibilità di costruire altrove nuove centinaia di appartamenti, da vendere a prezzi dimercato! Se vero tutto ciò vuol dire che, facendosi scudo dell’emergenza abitativa e nascondendosi dietro la nobile necessità di realizzare 25000 nuove case popolari, Alemanno e la sua Giunta si piegano, come la precedente, alle richieste dei costruttori che vogliono continuare a cementificare la campagna Romana, deportare gli sfrattati, i senza casa, i disoccupati, i migranti in nuovi quartieri privi di trasporti e servizi al di la del G.R.A.!

Oggi come ieri diciamo:•nessun altro metro di agro romano sia cementificato! •no allo strumento delle compensazioni! L’emergenza abitativa deve essere risolta: •Immettendo sul mercato a prezzi sociali l’immenso patrimonio edilizioinutilizzato ed in possesso delle grandi Società costruttrici; •Recuperando, ristrutturando riqualificando gli immobili, pubblici e/oprivati, dismessi o abbandonati della città consolidata; •Censendo immediatamente e utilizzando a fini sociali e pubblici l’immenso patrimonio demaniale che sta per essere trasferito dallo Stato al Comune di Roma; •Verificando le residue possibilità dell’attuale piano regolatore,approvato definitivamente solo due anni fa, che sembrano ammontino a ben 7.000abitazioni.

Rete Romana di Mutuo Soccorso, alla quale aderiscono: Associazione Uniti per il Decentramento,Associazione Ex Lavanderia, Associazione Viviamo Vitinia, CdQ Casalbertone, CdQ Ottavia, CdQTorrespaccata, Co.Co.Qui. – Coordinamento Comitati Quinto (Municipio), Comitato 100Celle Aperte,Comitato Acquedotto Alessandrino, Comitato No-corridoio Tirrenico, Comitato Promotore Parco di Veio,Coordinamento Parco Tor Tre Teste-Acquedotto Alessandrino, Rete Partecipativa Municipio Roma XII,Associazione Rete Nuovo Municipio IV, Comitato Cittadino per XX Municipio, CdQ Tor De CenciSpinaceto, Associazione Parco Archeologico di Centocelle, Associazione Ananke, Comunità Territoriale XMunicipio, Comitato Promotore per il Parco di Rocca Cencia, Associazione Diritti Pedoni del IVMunicipio.


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