Roma lancia il progetto “Sos Rider”: le biblioteche diventano oasi di riposo e diritti per i lavoratori delle consegne

Previsti nel 2025 i primi allestimenti
La premiazione del Premio Vincenzo Scarpellino 2024

Con l’arrivo del nuovo anno, Roma diventerà la prima città in Italia a trasformare alcune delle sue biblioteche in spazi dedicati ai rider, i lavoratori che ogni giorno percorrono in lungo e in largo le strade della Capitale per consegnare cibo e altri prodotti a domicilio.

Il progetto, chiamato “Sos Rider”, è un’iniziativa innovativa che mira a dare supporto concreto a questa categoria di lavoratori, spesso trascurata e sottoposta a condizioni di lavoro precarie.

L’idea, fortemente voluta dalla commissione capitolina Cultura, con la presidente Erica Battaglia come prima firmataria della delibera, è quella di allestire nelle biblioteche pubbliche spazi multifunzionali dove i rider potranno finalmente trovare sollievo durante le loro lunghe giornate lavorative.

“Sos Rider” offrirà loro luoghi in cui riposare, ricaricare i dispositivi elettronici, utilizzare i servizi igienici e, soprattutto, confrontarsi tra colleghi, contribuendo a creare una maggiore consapevolezza di classe.

Un progetto pionieristico: le biblioteche diventano hub per i rider

L’iniziativa parte da un’analisi delle difficoltà affrontate quotidianamente dai rider: ore passate su strada senza accesso a luoghi sicuri dove fermarsi, l’impossibilità di ricaricare gli smartphone da cui dipendono per il loro lavoro e la mancanza di spazi comuni dove interagire con altri lavoratori. Questo progetto cerca di dare una risposta a tutte queste esigenze, trasformando le biblioteche comunali in veri e propri hub di ristoro e confronto.

Le prime cinque biblioteche che saranno attrezzate con spazi dedicati ai rider sono:

  1. Casa del Parco (via della Pineta Sacchetti),
  2. Giovenale (via Fermo Corni, Casal de’ Pazzi),
  3. Arcipelago (via Benedetto Croce, Montagnola),
  4. Vaccheria Nardi (via Grotta di Gregna),
  5. Laurentina (piazzale Elsa Morante, Laurentino).

In particolare, nelle biblioteche Vaccheria Nardi e Laurentina verranno realizzate strutture più ampie e articolate per rispondere alle necessità di un numero maggiore di rider. Il Comune ha già avviato la procedura di gara europea per l’acquisto degli arredi necessari, con l’obiettivo di completare la prima fase del progetto entro il 2025.

Non solo riposo: un luogo per rafforzare la coscienza di classe

Ma “Sos Rider” non è soltanto un’iniziativa logistica. Come ha spiegato Erica Battaglia, il progetto ha un obiettivo ambizioso: dare ai rider uno spazio in cui sentirsi parte di una comunità lavorativa. “Questi spazi non saranno solo un luogo dove ristorarsi, ma un’opportunità per i rider di confrontarsi tra loro, di discutere le difficoltà quotidiane e di far emergere quelle istanze che spesso non trovano voce,” ha sottolineato la presidente della commissione Cultura.

L’idea è di creare un ambiente dove i rider possano iniziare a organizzarsi, scambiare idee e far fronte comune nelle loro rivendicazioni. In collaborazione con il sindacato Filt Cgil, il progetto mira a costruire una maggiore consapevolezza sui diritti del lavoro, con il fine ultimo di migliorare le condizioni di una categoria che spesso opera in una zona grigia, tra contratti flessibili e tutele limitate.

Foto di repertorio

Il sostegno del Pnrr e il coinvolgimento di altre biblioteche:

Il progetto “Sos Rider” non si fermerà alle prime cinque biblioteche. Sono già state individuate altre strutture che, però, necessitano di lavori di ristrutturazione prima di poter essere incluse nell’iniziativa. Tra queste ci sono la biblioteca Sandro Onofri (Acilia), la biblioteca Aldo Fabrizi (San Basilio), Villa Leopardi, la biblioteca Tullio De Mauro (Villa Mercede) e la Pasolini (Spinaceto). I lavori, finanziati con i fondi del Pnrr, si concentreranno su interventi di efficientamento energetico e riqualificazione, prima che queste sedi possano diventare punti di riferimento per i rider.

Un progetto atteso da anni:

L’idea di “Sos Rider” non è nata ieri. È un progetto di cui si discute da due anni, ma solo adesso si inizia a vedere una vera e propria implementazione. Questa iniziativa rappresenta un primo passo verso una maggiore attenzione ai diritti e al benessere dei rider, un fenomeno che si è espanso in modo esponenziale con l’aumento delle consegne a domicilio durante la pandemia. “Stiamo costruendo uno spazio che dia dignità ai rider e la possibilità di riposarsi, ma anche di unirsi per far sentire la propria voce,” ha aggiunto Battaglia.

Una risposta alle sfide del lavoro contemporaneo:

“Sos Rider” rappresenta un esempio di come le città moderne possano affrontare le sfide del lavoro contemporaneo. I rider, spesso dipendenti da piattaforme digitali, sono una nuova categoria di lavoratori che combina flessibilità con precarietà. La mancanza di tutele, di spazi adeguati per fermarsi e riposarsi e di momenti per confrontarsi sono problemi reali che, finora, sono stati ignorati.

Con questo progetto, Roma cerca di invertire la rotta, fornendo soluzioni concrete a chi lavora nelle condizioni più difficili, senza perdere di vista l’importanza della solidarietà e dell’aggregazione tra lavoratori. “Sos Rider” è un segnale chiaro che le istituzioni iniziano a riconoscere il ruolo cruciale di questi lavoratori, e l’importanza di garantirgli spazi sicuri e dignitosi.

Un esempio per il futuro:

Se il progetto “Sos Rider” avrà successo, potrebbe diventare un modello replicabile in altre città italiane e non solo. L’iniziativa non riguarda solo Roma, ma rappresenta una riflessione su come le città possono adattarsi alle nuove realtà lavorative, offrendo soluzioni che uniscano innovazione, solidarietà e diritti.

Con l’avvio previsto entro il 2025, “Sos Rider” si appresta a diventare una delle iniziative più innovative del panorama romano e, forse, il primo passo verso una città più inclusiva e attenta ai diritti di tutti i suoi lavoratori.


Questo articolo è stato utile o interessante?
Sostieni Abitarearoma clicca qui! ↙

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Scrivi un commento