

L’iniziativa, promossa dal comitato di quartiere insieme a Retake Roma, ha visto la partecipazione di numerose realtà locali, tra cui l’Auser, lo Spes San Lorenzo, la rivista Zì Lorenzo e le parrocchie dell’Immacolata e di San Tommaso Moro
Le strade di San Lorenzo, teatro di scontri e proteste l’11 gennaio 2025, si sono trasformate in un manifesto di tensioni e divisioni.
Dopo il corteo organizzato in memoria di Ramy Elgami, il giovane 19enne morto durante un inseguimento con i carabinieri, il quartiere è stato tappezzato di scritte cariche di rabbia.
Frasi come “vendetta per Ramy” e “sbirri assassini” sono apparse sui muri della chiesa dell’Immacolata, sulle Mura Aureliane e persino sul mercato recentemente riqualificato.
L’imbrattamento di San Lorenzo non è passato inosservato. Le scritte, percepite come un’ulteriore ferita per il quartiere, hanno suscitato una reazione corale.
Domenica 19 gennaio, i cittadini si sono dati appuntamento a Largo degli Osci per ripulire le strade e restituire dignità al territorio.
L’iniziativa, promossa dal comitato di quartiere insieme a Retake Roma, ha visto la partecipazione di numerose realtà locali, tra cui l’Auser, lo Spes San Lorenzo, la rivista Zì Lorenzo e le parrocchie dell’Immacolata e di San Tommaso Moro.
“Rifiutiamo ogni forma di violenza, da qualunque parte provenga”, hanno dichiarato gli organizzatori. Il gesto di ripulire il quartiere non è solo simbolico: rappresenta un rifiuto della strumentalizzazione politica e della violenza gratuita.
“Vogliamo dare voce ai cittadini e alle realtà sociali di San Lorenzo, che rischiano di essere sopraffatte da chi sfrutta la memoria di un ragazzo per dividere”, hanno spiegato.
L’iniziativa si è concentrata sulle zone più colpite, come Largo degli Osci e via dei Volsci, dove le scritte erano più invasive.
Armati di pennelli, secchi e buona volontà, i partecipanti hanno trasformato un atto di degrado in un momento di unità.
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