Sei luoghi insoliti e alternativi da visitare a Roma

Nella Capitale confluisce il turismo nazionale e internazionale. I posti da visitare sono tanti e variegati, ma anche quelli meno famosi hanno la capacità di affascinare i curiosi in grado di scovarli. Scopriamoli insieme
Redazione - 18 Ottobre 2021

Quando si pianifica una vacanza nella capitale italiana, la to-do list del turista si concentra principalmente sui luoghi più conosciuti e pubblicizzati della città. La Fontana di Trevi, il Colosseo, le statue, i numerosi monumenti di valore inestimabile, le basiliche e i palazzi sopra i sette colli sono senza dubbio le attrazioni più gettonate di Roma, tanto belle da lasciare a bocca aperta chiunque.

Tuttavia, ci sono delle mete al di fuori dei tradizionali itinerari turistici che in pochi conoscono, ma capaci di riservare interessanti sorprese e suggestioni. Oggi vi accompagniamo, anche grazie al supporto del sito 2 nomadi, in un meraviglioso viaggio alla scoperta dei posti meno famosi della città che meritano assolutamente una capatina in occasione del prossimo viaggio nella Caput Mundi.

1. Il quartiere Coppedè

A nord-est di Roma, in zona Nomentana, sorge un piccolo quartiere molto pittoresco realizzato negli anni Venti dall’architetto Gino Coppedè, da cui prende il nome. Entrando da Via Dora si raggiunge dapprima Piazza Mincio con la sua caratteristica Fontana delle Rane (dove i Beatles si tuffarono dopo un’esibizione al Piper) e, pochi passi più avanti, lo splendido Villino delle Fate, costituito da tre edifici decorati con stucchi, stemmi e mosaici che omaggiano le città di Roma, Venezia e Firenze.

2. Il Ghetto di Roma

Dopo quello di Venezia, il Ghetto Ebraico di Roma è il più antico del mondo occidentale e fu istituito da papa Paolo IV nel 1555. Oltre a essere uno dei tesori nascosti più affascinanti e suggestivi di tutta la capitale, offre ai turisti la possibilità di vivere un’esperienza religiosa e culturale di grande valore, grazie soprattutto alla sua imponente Sinagoga e al museo ebraico che ospita, in sette sale, numerosi reperti della storia ebraica e ricche collezioni di tessuti, argenti e marmi.

Inoltre, passeggiando tra i viottoli del quartiere ci si potrà fermare in uno dei tanti ristorantini tipici per gustare i piatti della tradizione gastronomica romana e trascorrere qualche ora di relax con i propri compagni di viaggio.

3. Cinecittà World

Qui la fantasia e l’estro dei registi più celebri al mondo si sono trasformati realtà: stiamo parlando di Cinecittà World, il Parco divertimenti del Cinema e della TV di Roma inaugurato nel 2011, che offre più quaranta attrazioni, sei spettacoli in scena ogni giorno, quattro ristoranti e tanti altri eventi.

4. La Fontana “Zuppiera” di Corso Vittorio

Avete mai visto una fontana con il coperchio? Ebbene, nella capitale italiana anche questo è possibile! Quella che viene oggi simpaticamente chiamata “Fontana Zuppiera” dai romani è in realtà un monumento realizzato nel 1590 su disegno di Giacomo della Porta, che ricevette l’incarico da Papa Gregorio XIII Boncompagni.

Inizialmente l’opera si trovava in Campo Dé Fiori e veniva utilizzata per tenere al fresco frutta, verdura e mercanzie varie, ma venne poi spostata a Corso Vittorio per ordine di papa Gregorio XV che, per proteggerla dall’incuria dei cittadini che spesso e volentieri la usavano come pattumiera, decise di farla coprire con un coperchio, trasformandola appunto in quella che oggi in gergo è conosciuta come la “Zuppiera di Corso Vittorio”.

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5. Il quadro motorizzato di Rubens

Ebbene sì, tra le cose più insolite che si possono vedere a Roma c’è persino un affresco “motorizzato” che si trova sull’altare della Chiesa di Santa Maria in Vallicella a pochi passi da piazza Navona, nel Rione Parione. Si tratta di un affresco del XIV secolo che raffigura la “Madonna con Gesù Bambino e due angeli”, protetto da un marchingegno barocco realizzato nel 1608 dal famoso pittore fiammingo Pieter Paul Rubens.

La leggenda narra che la tela abbia sanguinato dopo che un sacrilego vi lanciò contro un sasso, divenendo così un’icona miracolosa e un oggetto di culto di grande valore. Successivamente, per proteggere il quadro dal deterioramento causato dagli effetti del tempo, venne commissionata a Rubens la realizzazione di una pala d’altare che fungesse da custodia dell’opera.

Il pittore decise così di creare una sorta di cornice “motorizzata” che permetteva al dipinto di salire e scendere per nascondere o mostrare la Vergine miracolosa. Oggi si può assistere a questo bizzarro rito dopo la messa del sabato sera, quando il sacerdote armato di telecomando aziona il “saliscendi” del dipinto.

6. Shopping vintage al mercatino di Porta Portese

Se siete amanti dell’antiquariato e degli oggetti vintage vi suggeriamo di fare una capatina al mercatino di Porta Portese, dove si può trovare davvero di tutto, dai vinili rari alle stampe d’altri tempi.

E dopo aver visitato lo storico mercato in prossimità di questa antica e bellissima porta di accesso alla città, fate un salto anche nel rione Monti – il più antico di Roma – per scoprire i tesori dell’artigianato locale e i manufatti di design emergente all’interno della sala conferenze del Grand Hotel Palatino che ospita il famoso Mercato Monti, aperto tutti i weekend da settembre a luglio dalle 10 alle 20.


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