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Si dimette l’assessora alla Cultura di Fiumicino

Iscritta nel registro degli indagati, non era soggetta a restrizioni cautelari

Un gesto non dovuto, ma deciso. Con una lettera chiara e senza giri di parole, Federica Poggio, assessora alla Cultura del Comune di Fiumicino, che ha rassegnato  le sue dimissioni irrevocabili.

Una scelta arrivata dopo la notifica dell’iscrizione nel registro degli indagati, nell’ambito dell’inchiesta su un presunto giro di corruzione e appalti truccati che sta scuotendo dalle fondamenta il Comune aeroportuale.

Nessuna misura cautelare a suo carico. Nessun obbligo legale a lasciare l’incarico. Ma la Poggio ha deciso comunque di fare un passo indietro, parlando apertamente di una scelta “sofferta ma necessaria per tutelare la serenità personale e familiare”, oltre che per “non intralciare il lavoro dell’amministrazione comunale”.

Il suo nome compare tra gli indagati in un’inchiesta che la Guardia di Finanza, sotto il coordinamento della Procura di Civitavecchia, sta portando avanti da mesi.

Al centro dell’indagine, appalti e affidamenti pubblici gestiti in maniera sospetta tra il 2016 e il 2023. Alcuni affidamenti — tra cui quelli legati a luminarie ed eventi culturali — sarebbero proseguiti fino al 2024, coinvolgendo anche esponenti dell’attuale amministrazione.

Secondo quanto riferito dal suo legale, l’avvocato Massimiliano Gabrielli, alla Poggio sarebbero contestati reati minori rispetto al cuore dell’indagine, che ha già portato a diversi arresti: si parla di turbativa d’asta, induzione indebita e tentato peculato, tutti legati al ruolo di assessora alla Cultura. “Contestazioni generiche”, sottolinea il legale, che confida in un chiarimento rapido della posizione della sua assistita.

La mia è una decisione libera, non imposta da alcun obbligo giuridico ha dichiarato la Poggio ma presa per rispetto verso le istituzioni e per permettere all’amministrazione di lavorare senza ombre né distrazioni”. Ha poi ribadito la propria totale estraneità ai fatti contestati, dichiarandosi “fiduciosa di poter dimostrare la correttezza del proprio operato nelle sedi opportune”.

La sua uscita di scena apre ora un vuoto nelle deleghe a turismo, sport, cultura, giubileo, lavoro e formazione professionale, che il sindaco Mario Baccini dovrà riassegnare nei prossimi giorni.

Intanto, sullo sfondo, resta un’indagine che promette nuovi sviluppi. Un’inchiesta che affonda le radici nel passato, ma che oggi coinvolge anche il presente del Comune. E che, con le dimissioni di Poggio, segna un nuovo capitolo in una vicenda ancora tutta da scrivere.


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