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Sos Sanità a Roma: il San Giovanni blocca le operazioni non urgenti

I consiglieri Dem, Droghei e Valeriani: "Dopo mesi di proclami, troppi pazienti subiscono rinvii o lunghe attese. Il presidente Rocca deve cambiare rotta"

La situazione della sanità pubblica romana si fa sempre più critica, con l’ospedale San Giovanni costretto a una misura estrema: bloccare gli interventi chirurgici programmati, fatta eccezione per le emergenze e i casi oncologici.

Una decisione che fotografa un sistema sanitario in sofferenza, messo in ginocchio dall’afflusso continuo di pazienti in attesa di un posto letto.

La comunicazione, arrivata ieri direttamente dalla direttrice medica dell’ospedale, è stata inviata a tutte le strutture interne del San Giovanni. Il messaggio, asciutto e burocratico, non lascia spazio a interpretazioni:

In considerazione della presenza di 40 pazienti in attesa di posto letto in pronto soccorso, si dispone il blocco delle attività di chirurgia elettiva, ad eccezione delle patologie oncologiche e delle urgenze”.

Un provvedimento drammatico, che non riguarda solo il San Giovanni. In mattinata, la situazione peggiore è stata segnalata all’ospedale Umberto I, dove 43 pazienti erano in attesa di cure.

La situazione resta critica anche al Casilino, con 23 pazienti in attesa, e a Tor Vergata, con 11.

Foto Archivio

L’attacco del Pd: “Il presidente Rocca cambi rotta”

Il blocco delle sale operatorie al San Giovanni ha scatenato la protesta dei consiglieri regionali del Pd, Emanuela Droghei e Massimiliano Valeriani.

Oltre quaranta pazienti in attesa di un posto letto nel pronto soccorso dell’ospedale San Giovanni di Roma: un dato che conferma lo stato grave in cui versa la sanità romana e laziale sotto la giunta Rocca. Per di più a Giubileo appena iniziato.

Arrivare alla sospensione delle attività chirurgiche, salvo urgenze e casi oncologici, per reperire posti letto, in uno degli ospedali più grandi e centrali di Roma, dimostra che le risorse pubbliche investite in questi due anni nell’acquisto di posti letto dalla sanità privata non hanno dato i risultati sbandierati. Vogliamo ricordare che parliamo di oltre cento milioni”, hanno dichiarato i consiglieri Dem.

Nel mirino delle critiche finiscono anche le scelte della giunta regionale in tema di investimenti. Droghei e Valeriani sottolineano che, nonostante oltre 100 milioni di euro siano stati destinati in due anni all’acquisto di posti letto nella sanità privata, la situazione negli ospedali pubblici resta grave.

Dopo mesi di proclami, troppi pazienti subiscono rinvii o lunghe attese. Il presidente Rocca deve cambiare rotta e presentare un piano credibile per uscire da questa crisi, garantendo cure adeguate e dignità alla sanità pubblica. È evidente che le scelte fatte finora vanno tutte riviste”, denunciano.


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