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Sostantivi diversi che si fondono in una parola sola 

Nella lingua italiana esistono parole aventi significati ed usi diversi, che si scrivono allo stesso modo, come apparentemente il sostantivo maschile rifiuto con la doppia lettura di elemento non più riutilizzabile e perciò da eliminare, oppure come diniego ad accettare qualcosa di non gradito. Nel primo caso un esempio può essere rappresentato dall’affermazione: questa matita, ormai ridotta a un mozzicone, è da buttare; nel secondo, la storia insegna attraverso Dante che, rifiutando il soglio pontificio, Celestino V fece lo gran rifiuto. 

 In chimica la materia può presentare due sostanze diverse con lo stesso aspetto ma con diverso utilizzo, senza che modifichino la loro composizione; si parla allora di isomeria delle due sostanze a ugual formula, per il contenuto degli atomi che le compongono.  

 Eppure, esaminando a fondo il lessico, talvolta esistono alcuni casi, dove il termine rifiuto assume entrambi i significati sopra esposti. Prendiamo ad esempio l’Unione Europea e il problema dei migranti e domandiamoci che significato assume in quel caso il sostantivo.

 Nel momento che l’EU da tempo cincischia nel voler affrontare seriamente la questione, il suo comportamento equivale ad un rifiuto, aiutando, di conseguenza, quello di chi si schiera a favore della chiusura dei confini, elevando al quadrato ed esplicitando, senza mezzi termini, l’ignavia europea nel non prendere coscienza di quanto importante sia il problema che tocca penosamente il futuro dell’Unione.

 Al punto nel quale ci veniamo a trovare, se è vero che è l’Italia ad essere affollata e martoriata in prima battuta dai tanti migranti che si avventurano nel Mediterraneo, è altrettanto vero che il rifiuto europeo fa sì che il termine preso in considerazione, scivoli inesorabilmente in entrambi i significati, assimilando una moltitudine umana alla stregua di un rifiuto da rigettare nel letamaio dal quale pensava di essere fuggita, con fatica e a rischio della vita. Purtroppo, un’unione di Stati dalle connotazioni tanto diverse, l’uno dall’altro, potrà definirsi veramente tale quando un governo centrale, democraticamente eletto, sarà in grado di legiferare e perseguire il non rispetto delle leggi. Finora non è stato così. 

 Curiosa la lingua italiana, scritta e parlata, in un esempio di commistione lessicale che, tuttavia, esiste anche in altre lingue. Infatti, con la vignetta sotto riportata, giocai sul suono similare della pronuncia che, in lingua inglese, avevano in comune due sostantivi dai significati tanto diversi. (L’uomo non era di Roma. ndr).

La vignetta risale al 1993 durante un convegno in Virginia che trattava di smaltimento e della difficoltà di eliminare i rifiuti, dove giocai sul doppio senso fonetico dei termini inglesi west e waste.

“Concordi con me che la gente si sta muovendo da est ad ovest?” “Apparentemente sì, ma temo che vada verso una montagna di rifiuti”. 

 Ma questo è un altro discorso che necessiterebbe di essere con cura trattato a parte.         


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