VII Municipio. Per la Presidenza una corsa affollata segnata dalle donne

Nell'ex IX e X municipio cinque candidate su dieci alla Presidenza. 200 candidate donne su 482. 23 liste in gara. L’ex vice di Medici, Massimo Perifano, passa al centrodestra

Sul fronte candidature per la Presidenza municipale del VII (ex IX e X municipio) ci eravamo lasciati con quella dell’esponente di Sel, nonché ex Presidente dell’ex IX municipio Susanna Fantino che aveva sbaragliato tutti gli uomini del PD nelle primarie del centrosinistra. Ad essa si sono aggiunte Monica Lozzi, residente a Morena candidata del M5s, che è la novità politica di quest’anno e quella di Pierangela Frau per la sinistra alternativa con due liste: Rif. Comunista-comunisti italiani e “Repubblica romana” capitanata a Roma da Sandro Medici.

La Frau proviene dall’esperienza dei Cdq – quello di Cinest per l’esattezza – e del movimento “Cinecittà bene comune”. Per il centrodestra corre Fulvio Giuliano di “Fratelli d’Italia” sostenuto da ben 5 liste: Mov. Azzurri, Mov. Unione, la Destra di Storace, la civica per Alemanno e il PDL di Berlusconi.

In questo schieramento sono state affossate le annunciate speranze dell’intramontabile consigliere, momentaneamente del Pdl, Pino Antipasqua insieme a quelle dell’ex UDC Fabrizio Matturro che, debole di vista, – aveva già messo i manifesti annunciando la sua candidatura a Presidente con lo slogan “uno sguardo verso il futuro”– si è dovuto accontentare di un posto nella lista civica di Alemanno.

Poi c’è la lista per Bianchi sindaco capitanata da un’altra donna, Rosanna Carbotti, e quella di Marchini con Christian Lelli. Quindi le solite liste fasciste: Fiamma Tricolore con Angela Ferrecchia e Casa Pound con Giovanni Feola.

Proveniente dalle memorie della Prima Repubblica c’è anche un rispettabile “PLI liberiamo Roma” che candida Gian Luca Lucchesi. Infine l’immancabile “Forza Roma” che candida tal Eros Fradusco accompagnato da altre tre liste: Grilli parlanti (da non confondersi col M5s di Beppe Grillo), Animalisti e Dimezziamo lo stipendio ai politici.

Per completare il quadro bisogna aggiungere che Susanna Fantino oltre che da Sel e PD è sostenuta anche dalle liste: Verdi e animalisti, Civica per Marino sindaco e Centro democratico.

L’affollamento delle liste ci dice che la frammentazione politica è dominante, segno del perdurare di una crisi dei partiti non risolta e di una insoddisfazione degli elettori che continua a prendere le più diverse direzioni.

Per la Presidenza del nuovo Municipio si profila, dunque, la carica delle donne con 5 candidate su 10. Una carica ulteriormente accentuata dalle 200 candidate consigliere su 482 concorrenti complessivi. Una buona notizia per i cittadini che vogliono un rinnovamento radicale di rappresentanza politica perché l’immissione di donne, quasi sempre, lo è di per sé.

Nel frattempo ha fatto scalpore, sorprendendo solo chi non se ne era accorto da tempo, il passaggio di campo dell’ex assessore all’urbanistica nonché vicepresidente della giunta Medici Massimo Perifano “imprenditore nel campo della ristorazione e presidente di una cooperativa che si occupa di edilizia residenziale”, (il Tempo del 30.4) passato armi e bagagli al centrodestra comunale nella lista civica di Alemanno.

Essendo stato sonoramente bocciato alle primarie del centrosinistra se l’è presa con il suo partito, il PD. “La mia decisione – ha comunicato l’ex vice di Medici – è frutto della volontà di non abbandonare Roma nelle mani di chi non riesce o di chi, in ossequio a logiche personalistiche o di parte, non vuole comprenderne i problemi”.

Per questo, se ne deduce, è meglio tenere la capitale nell’esperte mani attuali di chi i problemi dell’Urbe li ha capiti al meglio. Il PD, continua l’esacerbato ex assessore, “non riesce a capire l’importanza dello sviluppo economico territoriale”. Quello sviluppo che lui, insieme all’ineffabile UDC Ciocchetti trombato alle politiche e in cerca di resurrezione con Alemanno, aveva capito benissimo quando si è trattato della densificazione della centralità Romanina.

Lo si ricorda ancora sul palco insieme a Corsini presentare il 13 dicembre del 2011 alle ex Officine Marconi, in casa del proprietario dell’area Sergio Scarpellini, il regalo cubatorio.

Dice il nostro che tornerà nella società civile dalla quale era partito con Veltroni, solo che vi tornerà da un’altra parte. Ma questo è un dettaglio per chi animato dalla voglia di fare considera intercambiabili, non senza qualche ragione purtroppo, gli schieramenti di destra e di una certa sinistra genuflessi nei confronti della rendita speculativa.

Mentre non è per niente un dettaglio il fatto che Perifano sia stato vicepresidente durante gli ultimi cinque anni dell’amministrazione Medici che diventano sette, se si calcola dal 2006, come assessore all’urbanistica.

Rimane da spiegare perché l’attuale leader della “Repubblica romana” si sia tenuto stretto un tale personaggio politico malgrado non fosse affatto sostenuto dal suo partito e neanche da una qualche delle sue innumerevoli correnti e sottocorrenti, cordate e sottocordate. Un vero miracolo se si considerano gli usi e i costumi vigenti da quelle parti. A spiegare l’arcano dovrebbe essere lo stesso Sandro Medici, candidato Sindaco della sinistra alternativa, dicendo qualcosa sulle scelte del suo vicepresidente. Molti elettori se lo aspettano. Per chiarezza.


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