

L'astronomica cifra è stata individuata dall'AMA visionando le immagini satellitari di Google Earth
Cosa può rivelarci internet che ad oggi ancora non sappiamo? La risposta potrebbe far storcere (in tutti i sensi) il naso a qualcuno. Già, perchè 600 discariche abusive scoperte nella sola zona di Roma grazie alle immagini prodotte da Google Earth, non sono poche e non lasciano indifferenti.
Dell’esistenza di queste piccole «discariche» sulle quali ora dovrà intervenire il Comune di Roma, è stata data notizia dall’amministratore delegato di Ama, Franco Panzironi, durante la visita nei giorni scorsi del sindaco Gianni Alemanno a Tel Aviv per il ritiro del premio Dan David.
L’indagine è stata condotta da un gruppo di dipendenti dell’Ama che, prima con un lungo lavoro di ricerca sul territorio e poi riportando foto e coordinate di latitudine e longitudine su un apposito software, hanno verificato la localizzazione delle discariche con Google Earth, il programma che permette di vedere il mondo usando le immagini scattate dai satelliti.
Tra le zone individuate dall’Ama e monitorate troviamo ad esempio via di Torricola, all’altezza tra la via Ardeatina e l’Appia antica, nel XI Municipio; il viadotto della Magliana; il chilometro 6 di via Ostiense; via Palos nelle vicinanze di via Ostiense/Colombo; l’area all’interno del Parco di Aguzzano nel V Municipio, oltre il quartiere Tiburtino; via Damiano Chiesa, zona Balduina, e via della Magliana all’altezza del civico 854.
Nonostante già nel luglio 2008 la Polizia avesse scoperto oltre 50 discariche abusive nel territorio della provincia di Roma, la più estesa delle quali si trovava su un’area di 60 mila metri quadrati a Cesano, ad oggi ben poco è stato fatto per arginare la situazione che ora anche con il supporto di questi dati non è più rimandabile.
A Tel Aviv, inoltre, durante la visita a un impianto di riciclaggio dei rifiuti brevettato dagli israeliani e che presto potrebbe sbarcare a Roma, a spese della ditta costruttrice, Alemanno ha dichiarato che saranno verificate la compatibilità con le normative italiane, “ma certo il fatto che si possa separare i rifiuti a valle, senza necessità per i cittadini di fare la raccolta differenziata laddove non è possibile, consentirebbe di ridurre il numero di cassonetti e il loro impatto sulla città”, ha poi spiegato il sindaco, accompagnato dai vertici di Ama.
E mentre Panzironi sottolinea che Ama “sta trattando per l’acquisto di Gaia”, il consorzio commissariato che gestisce gli impianti termovalorizzatori di Colleferro, lo stesso Ad ha poi ribadito che spetta alla Regione Lazio decidere la collocazione della nuova discarica per la Capitale avvisando già che “qualsiasi soluzione verrà adottata, ci saranno degli scontenti”.
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