Affitti Brevi: Roma si ribella al turismo selvaggio, appello a Gualtieri
Da tempo, dai rioni più antichi della città, si alza una voce unanime e forte: “È urgente approvare un Regolamento per gli affitti brevi”A breve sarà discussa in Aula capitolina una delibera pressoché cruciale: la modifica delle Norme Tecniche di Attuazione (NTA) del Piano Regolatore Generale del 2008.
Questa manovra non è soltanto una questione urbanistica, ma un passaggio determinante per il destino della Città Eterna, con profonde ripercussioni sulla destinazione degli immobili e la tutela del suo patrimonio storico.
Il cuore pulsante della Capitale è a rischio di trasformarsi in un’enorme vetrina turistica, svuotata dei suoi abitanti e soffocata dal flusso incessante di visitatori.
Da tempo, dai rioni più antichi della città, si alza una voce unanime e forte: “È urgente approvare un Regolamento per gli affitti brevi”.
L’appello è rivolto direttamente al sindaco Roberto Gualtieri e alla sua maggioranza di centrosinistra, impegnata in una faticosa trattativa interna per trovare una soluzione condivisa.
Gli affitti brevi, che negli ultimi anni hanno progressivamente spopolato il centro storico trasformandolo in un polo esclusivamente turistico, necessitano di una regolamentazione stringente, e per questo alcuni consiglieri comunali – tra cui Yuri Trombetti del Partito Democratico e Giovanni Caudo di Roma Futura – stanno premendo affinché, subito dopo l’approvazione delle NTA, si proceda senza indugi con l’introduzione di un Regolamento inedito per Roma.
A supportare questa richiesta è anche il GRoRAB (Gruppo Romano Regolamentazione Affitti Brevi), che già dallo scorso luglio ha lanciato una campagna di raccolta firme e ora intensifica la pressione, scrivendo direttamente alle istituzioni capitoline.
“Abbiamo raccolto già mille adesioni – spiega Maria Luisa Mirabile, presidente del GRoRAB – e ci aspettiamo che questo numero cresca ancora. Si tratta di un’adesione civica di grande valore, segno che i romani sono stanchi di vivere in una città dove il turismo è fuori controllo e la vivibilità è seriamente compromessa. Il nostro obiettivo è restituire Roma ai suoi abitanti, prima che sia troppo tardi”.
Durante l’estate, il GRoRAB ha anche diffuso un manifesto dettagliato, che delinea le misure richieste per frenare l’esplosione degli affitti brevi: la richiesta principale è quella di introdurre un Regolamento capitolino entro l’inizio del Giubileo 2025.
Questo regolamento dovrà basarsi su indici precisi di saturazione turistica e stabilire regole differenziate per le varie aree urbane.
L’obiettivo è fissare limiti chiari, come il numero massimo di giornate annue in cui queste attività saranno consentite, tenendo conto delle specificità storico-architettoniche delle diverse zone.
Inoltre, si propone di vietare l’apertura di nuovi esercizi in aree di pregio, come quelle tutelate dall’Unesco e altre parti della città storica.
Il messaggio è chiaro: Roma non può permettersi di diventare una città-fantasma, vittima di un turismo selvaggio che minaccia la sua anima più profonda.
La battaglia per il Regolamento sugli affitti brevi è solo l’inizio di una più ampia lotta per preservare l’autenticità della Capitale, bilanciando l’accoglienza dei visitatori con il rispetto della vita quotidiana dei suoi abitanti.
Un equilibrio delicato, ma necessario, per garantire che la città eterna rimanga, prima di tutto, una città viva.
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