Allerta nei nidi di Roma: fondi inadeguati e precari senza futuro, i sindacati scrivono al sindaco

L’assessora Claudia Pratelli: " Stiamo facendo il massimo per le assunzioni, ma per avanzare abbiamo bisogno che il governo modifichi i tetti assunzionali"

Crisi nei nidi e nelle scuole dell’infanzia di Roma: i sindacati Cisl Fp Roma Capitale Rieti e Csa Ral lanciano l’allerta. Dopo la ripartenza delle attività educative, emergono preoccupazioni gravissime: fondi insufficienti, mancata stabilizzazione per il personale precario e un crescente favoritismo verso il privato a discapito del pubblico.

Nonostante le rassicurazioni dell’assessora alla Scuola, Claudia Pratelli, sull’avvio regolare dell’anno educativo, i sindacati non si fermano e richiedono con urgenza un incontro con il sindaco Roberto Gualtieri.

“Onorevole sindaco,” si legge nella lettera inviata al primo cittadino, “è cruciale un suo intervento per ristabilire un corretto dialogo sindacale e garantire condizioni di lavoro che tutelino non solo il personale, ma anche le famiglie e i piccoli utenti che hanno diritto a iniziare l’anno scolastico con le giuste aspettative.”

Tra i principali problemi segnalati dai sindacati ci sono: la mancanza di un accordo con le organizzazioni sindacali, l’insufficienza dei fondi per il personale educativo e la decisione dell’assessora Pratelli di favorire nuovi convenzionamenti con il privato.

Quest’ultima scelta, secondo i sindacati, non solo ignora le necessità dei nidi pubblici a gestione diretta, ma compromette anche le possibilità di stabilizzazione per le educatrici precarie storiche. Le graduatorie per le assunzioni del personale educativo e scolastico sono state prorogate fino al 2027, ma, a detta dei sindacati, Roma Capitale non ha messo in atto un piano di assunzioni concreto.

In risposta, l’assessora Pratelli ha accusato il governo di ostacolare il processo: “Stiamo facendo il massimo per le assunzioni, ma per avanzare abbiamo bisogno che il governo modifichi i tetti assunzionali che abbiamo richiesto da tempo.”


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