![](https://abitarearoma.it/wp/wp-content/uploads/2024/07/foto-asciano.jpeg)
![](https://abitarearoma.it/wp/wp-content/uploads/2024/07/foto-asciano.jpeg)
“Le temperature torride di questo periodo hanno accelerato il processo di mutazione stagionale delle foglie indotto dalle condizioni ambientali e, in varie zone di Roma, sono visibili ai margini delle strade e sui marciapiedi delle grandi quantità di foglie cadute dagli alberi. Per non parlare dei massicci “tappeti” di aghi di pino che, dopo le raffiche di vento delle settimane e mesi scorsi, sono rimasti per terra non essendo stati raccolti da nessuno.” Dichiara in una nota Francesco Figliomeni, consigliere capitolino di Fratelli d’Italia.
“E per verificarlo – prosegue Figliomeni – basta fare un salto a Cinecittà est o sulla Prenestina oppure in zona Magliana, all’Eur o sulla Nomentana, solo per citare alcuni quartieri. Foglie ed aghi di pino che ostruiscono le caditoie -quelle superstiti peraltro- visto che spesso, in occasione del rifacimento di sedi stradali, vengono ridotte della loro capacità ricettiva delle acque a causa dell’aggiunta di bitume senza che venga tolto in misura adeguato lo strato sottostante. A questo riguardo l’arrivo delle prime piogge potrebbe come al solito causare disagi in tutta la città di Roma, col rischio di dover impiegare risorse in emergenza e favorire i soliti noti che peraltro, l’indagine “Mondo di Mezzo” ha accertato con dovizia di particolari. Tra l’altro, la mancata tempestiva raccolta delle foglie potrebbe successivamente rendere la strada ed i marciapiedi scivolosi e quindi costituire una insidia per l’utenza, con conseguente aumento della richiesta di risarcimenti del danno a persone e cose. Chiediamo quindi all’Amministrazione Raggi, di intervenire immediatamente nella raccolta delle foglie e degli aghi di pino, oltre che procedere ad una reale e completa pulizia e disostruzione di tutte le caditoie, al fine di evitare che dopo una stagione molto secca, le precipitazioni che potrebbero essere a carattere temporalesco allaghino le strade e creino pericoli per la collettività”.