Carlo Levi 50 anni dopo

Convegno internazionale il 19 giugno 2025 alla Biblioteca nazionale centrale di Roma

Il 19 giugno 2025 saranno inaugurate le tre giornate di studio del Convegno internazionale “Carlo Levi 50 anni dopo”, promosse dalla Biblioteca nazionale centrale di Roma e da Sapienza Università di Roma che mettono in evidenza le seguenti tematiche:

traduzione e ricezione degli scritti narrativi e teorici di Carlo Levi;

ascendente nell’opera leviana, sia letteraria che pittorica, degli studiosi torinesi di area gobettiana, di Umberto Saba, degli Italiens de Paris, tra i quali Giorgio de Chirico e Alberto Savinio.

L’opera di Carlo Levi si sviluppa in una pluridimensionalità di forme espressive – teoria, racconto, pittura. In un orizzonte di pensiero le innumerevoli stratificazioni testimoniano l’aspirazione a una libertà fondamentale in un itinerario esistenziale e artistico che si snoda lungo il Novecento, dagli anni formativi tra la nativa Torino e Parigi, fino a Roma negli anni tra il 1945 e il 1975.

Non v’è dubbio che i frequenti viaggi in varie regioni d’Italia, in Russia, Stati Uniti, India, Cile, siano esplicito indizio di un radicalismo ‘plurale’ che gli consente di solidarizzare con le popolazioni di volta in volta incontrate.

È il 1939 quando, nella solitudine delle coste bretoni, scrive il saggio Paura della libertà il cui explicit recita: “Il terrore della libertà ci fa estranei al mondo e lo popola di mostri”.


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