Città Eterna, Costo Eterno: aumenti e polemiche in vista del Giubileo 2025

Sono diversi i rincari che fanno discutere, si passa dai musei ai taxi passando per i bus turistici

Roma, la Città Eterna, si prepara a ricevere un’affluenza di circa 35 milioni di pellegrini in occasione del Giubileo 2025, ma, a dispetto delle promesse di miglioramento, la capitale sembra lontana dall’essere pronta.

In mezzo ai cantieri e ai lavori incompleti, un aspetto è certo: Roma è più che pronta a strizzare il portafoglio dei turisti, trasformando ogni visitatore in una potenziale “opportunità”.

Aumenti di prezzi nei musei: un salasso per i visitatori

Già qualche mese fa, la Giunta di Roma Capitale ha approvato incrementi sostanziali sugli abbonamenti per visitare i musei e i siti archeologici.

Le card Roma Pass, che consentono accesso a due musei o siti e viaggi illimitati sui mezzi pubblici, vedranno un significativo aumento: la card di 72 ore passerà da 52 a 58,50 euro, mentre quella di 48 ore da 32 a 36,5 euro.

Questo non è un evento isolato: già nel 2020, la card da tre giorni era aumentata da 38,50 euro a 52 euro. È evidente che i turisti dovranno mettere mano al portafoglio se vogliono immergersi nelle meraviglie di Roma.

La Fontana di Trevi: un ingresso a pagamento?

Non finisce qui. L’idea controversa di rendere la storica Fontana di Trevi a pagamento è stata lanciata dall’assessore al Turismo, Alessandro Onorato, e appoggiata dal sindaco Roberto Gualtieri.

Secondo le proposte attuali, i visitatori potrebbero dover prenotare e pagare un ticket di circa due euro per avvicinarsi alla famosa fontana. Un progetto che ha già sollevato un vespaio di polemiche, specialmente tra i commercianti locali, preoccupati per le conseguenze economiche di questa iniziativa.

Aumenti anche per i bus turistici: una stangata indiretta

Ma le sorprese non finiscono qui. Gualtieri, in qualità di commissario straordinario per il Giubileo, ha firmato un’ordinanza che triplica le tariffe per l’accesso dei bus turistici nella Ztl B, il cuore pulsante del centro storico.

Ad esempio, i 300 ingressi che prima costavano 26.250 euro ora saliranno a ben 78.950 euro. Ovviamente, questi costi aggiuntivi ricadranno sui turisti, costretti a pagare di più per viaggiare in città con questi mezzi.

Tariffe taxi in aumento: un colpo per i viaggiatori

In un contesto di rincari generali, le tariffe dei taxi sono aumentate, con i costi per i tragitti da Roma a Fiumicino e Ciampino che sono passati rispettivamente da 50 a 55 euro e da 31 a 40 euro.

Anche le corse verso il porto di Civitavecchia hanno subito un incremento, passando da 120 a 130 euro. Inoltre, il nuovo sistema di tariffazione prevede che più lunga è la corsa, maggiore sarà il costo per l’utente.

Anche le corse fisse nei giorni feriali sono aumentate: da 3 a 3,5 euro per le diurne e da 7 a 7,5 euro per le notturne. Il costo della corsa minima è ora di 9 euro, un aumento significativo rispetto ai precedenti 3 euro.

Il futuro del trasporto pubblico: incertezza e dibattito

Un ulteriore aumento che tiene banco è quello del Bit, il biglietto per la corsa singola, il cui costo potrebbe passare da 1,50 euro a un prezzo compreso tra 2 e 2,50 euro.

Regione Lazio e Campidoglio stanno discutendo accanitamente su questo tema, con la Pisana che cerca di evitare aumenti per non risultare impopolare, mentre il Campidoglio chiede maggiori risorse e non intende rinunciare alle attuali agevolazioni.


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