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Colosseo, accordo con Airbnb: i turisti potranno sfidarsi da veri gladiatori. Ma si accende la polemica

Yuri Trombetti, presidente della commissione politiche abitative: “Le antichità romane non siano trasformate in un parco giochi”

Se avete sempre sognato di calcare l’arena del Colosseo da veri gladiatori, il 2025 vi riserva una sorpresa epica.

Airbnb, in collaborazione con il Parco archeologico del Colosseo, sta per regalare agli appassionati un’esperienza irripetibile: due giorni, il 7 e l’8 maggio 2025, per rivivere l’atmosfera delle antiche battaglie nell’Anfiteatro Flavio, il simbolo di Roma per eccellenza. Una scelta però che sta scatenando diverse polemiche.

Sulla questione è intervenuto , Yuri Trombetti, presidente della commissione politiche abitative che fa sapere come “le antichità romane non siano trasformate in un parco giochi”. 

Il problema degli affitti e l’overtourism:

Ci chiediamo infatti se sia il caso di legare l’immagine di uno dei più importanti monumenti della nostra città a Airbnb proprio nel momento in cui al centro del dibattito pubblico e del dibattito politico si trova l’overtourism e il mercato degli affitti brevi che si stanno trasformando in emergenza sociale, soprattutto per chi deve reperire un alloggio sul mercato – ha commentato Luca Blasi,  l’assessore alla culturale ed al diritto all’abitare in municipio III –Proprio mentre è in corso una discussione per limitare il mercato degli affitti brevi, di cui Airbnb è leader, viene pubblicizzato questo accordo”.

Cosa prevede l’accordo:

Il colosso degli affitti aveva messo a disposizione 1,5 milioni di dollari per contribuire alla realizzazione del progetto “Il Colosseo si racconta”. Sarebbero serviti a “rinnovare il percorso museografico diffuso e dei temi espositivi permanenti all’interno dell’Anfiteatro”.

Ciò detto, ad alcuni clienti della piattaforma di affitti brevi veniva riservata la possibilità di vivere un’esperienza esclusiva: immergersi nella cultura gladiatoria e cimentarsi in una rievocazione dei combattimenti, filologicamente ricostruiti in tutti i dettagli.

Un’esperienza immersiva resa possibile anche dall’accordo sottoscritto dal Parco archeologico con gli esperti rievocatori delle associazioni Ars Dimicandi e Gruppo Storico Romano.

La difesa da parte del Gruppo Storico Romano:

A difendere l’iniziativa il Gruppo Storico Romano che ha sottoscritto il progetto di rievocazione dei combattimenti gladiatori, insieme all’associazione Ars Dimicandi, con il Parco Archeologico del Colosseo.

il progetto si fonda su solide basi storiche, scientifiche e filologiche, frutto di un rigoroso lavoro di ricerca condotto da storici, archeologi, studiosi e ricercatori” ha spiegato il Gruppo Storico. Affidandosi ad una nota, hanno spiegato che  l’obiettivo della rappresentazione “non è meramente spettacolare o commerciale” poiché la finalità principale “è proporre al pubblico una rappresentazione che non solo intrattenga, ma che anche educhi e informi”.


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