

Un dialogo intenso e partecipato con la celebre scrittrice
Martedì 25 febbraio 2025, nella sede succursale dell’istituto Giorgi-Woolf in una palestra, affollatissima di ordinati e composti ascoltatori ed il corpo docente attento e l’attesa protagonista dell’evento: Dacia Maraini.
I ragazzi erano sì in palestra, ma – grazie alla forza comunicativa ed alla capacità unica dell’autrice – sono riusciti ad essere trasportati al di fuori delle pareti scolastiche. Il silenzio che si ascoltava ha permesso di percepire domande, riflessioni, sogni, recriminazioni che i giovani protagonisti ponevano e che, con rispetto e forza, Dacia Maraini è riuscita a cogliere e a trasmettere a tutti i partecipanti.
I ragazzi e la Maraini hanno narrato storie, posto domande, riflettuto, scherzato, amato e pianto.
Dacia Mariani ed i ragazzi, legati da un filo sottile, eppure forte, uniti da una passione per la libertà ha permesso alla scrittrice di conversare amabilmente con loro, come se fossero amici di vecchia data.
Momenti esilaranti, si sono alternati ad attimi di commozione, da entrambe le parti, come quando è stato mostrato il pannello/locandina dell’iniziativa, risultato di un concorso tra gli studenti del corso di Grafica o come quando è stato donato alla scrittrice un foulard realizzato dai ragazzi del corso di Moda, grazie al contribuito delle docenti.
Le domande non finivano mai, ma non solo quelle poste dai ragazzi. Dacia Mariani, consapevole del dono ricevuto nel trascorrere tempo prezioso con i giovani ed attenta osservatrice di tutto, chiedeva, si informava, citava i vari interventi dei ragazzi, mostrando a tutti disponibilità ed empatia.
Giovani coscienze hanno avuto così la possibilità di essere aiutate nella loro formazione da un pilastro della nostra Letteratura. Parafrasando, con grande umiltà, le parole della stessa Maraini, “la letteratura e la scrittura hanno contribuito a costruire coscienza e ragionamento critico”.
Il progetto che ha reso possibile l’incontro, declinato nell’ambito dell’educazione civica, è stato voluto e attuato grazie alla professionalità e alla fermezza dei docenti, che – coadiuvando la Dirigente scolastica Elena Tropea – nel loro quotidiano impegno con i ragazzi riescono a realizzare molte iniziative, tra le quali spiccano la prevenzione e il contrasto ad ogni tipo di violenza.
Un esempio? Il convegno “Non chiamatelo amore”, svolto due anni fa presso la sede della sala consiliare del Municipio V, in Via Perlasca. L’attuale vicepreside della sede succursale già negli anni scorsi, come responsabile degli interventi contro bullismo e cyberbullismo, realizzò quel bellissimo incontro/confronto, dopo aver introdotto il progetto pilota, vincitore di un bando della Regione Lazio, le cui buone pratiche sono state edite e sono ancora attive nell’istituto.
La sinergia fra i docenti di Lettere della sede succursale dà grandi risultati nell’importante lavoro di sensibilizzazione con letture, film e attività grafiche.
Un buon progetto, specialmente quando ha come destinatari ragazzi in formazione, non si esaurisce con un evento, pur importante.
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