Dal Programma integrato (Print) Morena aspetta il suo riscatto urbanistico
Il Cdq e i cittadini fortemente critici con la commissione urbanistica municipale che con una maggioranza trasversale non ha recepito le loro ripetute indicazioni. Cresce la crisi interna del PDPrint è l’acronimo di Programma integrato. Nel PRG (Piano regolatore generale) sono strumenti previsti per riqualificare zone urbanizzate che, per come si sono disordinatamente sviluppate nei decenni trascorsi, mancano degli standard di verde e servizi previsti dalla legge. I Print possono interessare zone abitative oppure ambiti di attività economiche. Inoltre sono sorretti da un’ ispirazione democratica in quanto, come prevede il PRG, sono di gestione municipale.
A Morena ne è previsto uno che dovrebbe restituire a quel quartiere originato da un vecchio insediamento abusivo, quel po’ di verde e di servizi la cui la cronica carenza è ormai decennale. Non si tratta di una piccola zona si tratta di un insediamento abitativo di trentamila abitanti che vivono in un posto dove le strade sono strette, per lo più prive di marciapiedi, e dove non è risolta a pieno la questione delle urbanizzazioni primarie (fogne, canali di raccolta delle acque pluviali) per non dire quelle secondarie (giardini pubblici, piazze, scuole, centri sociali ecc.).
Il Cdq insieme ai cittadini si sta battendo da anni affinchè le poche aree rimaste libere vengano, con lo strumento del Print, programmate per alleviare il problema del verde e dei servizi. Le aree in questione sono private e di vario ordine e grandezza. L’indice di edificabilità è basso 0,06 mq/mq (che si raddoppia per chi aderisce al bando del Print) e limitata dovrebbe esserne anche l’estensione.
Gli oneri concessori che le contenute edificazioni produrranno non saranno molti per cui se si vuole ridurre il gap di verde e servizi – ridurre poiché non sarà possibile eliminarlo del tutto – occorre che questi soldi vengano interamente utilizzati all’interno del Print; mentre per le grandi opere viarie e di trasporto pubblico (Morena è interessata al corridoio di mobilità T5) di collegamento esterno sono indispensabili investimenti comunali in ragione anche del fatto che Morena è definita nel PRG come centralità urbana locale.
Il Print è l’ultima carta che resta ai residenti per dare un minimo di dignità urbanistica al quartiere. L’intervento, inoltre, dovrebbe essere coordinato con gli interventi urbanistici, alcuni assai pesanti, previsti nelle zone limitrofe: zone O35 di Ponte Linari- Campo romano-Colle tappi e 036 di Centrone-Morena sud; trasformazione di Campo romano con l’arrivo di 500.000 mc abitativi e di 5.500 abitanti, centralità di Romanina che si vuole addirittura densificare portandola a 2.000.000 di mc. con 10.700 residenti ecc..
Le aree del Print corrono seri rischi. Quello sempre incombente, e già respinto in passato, dell’arrivo di compensazioni urbanistiche, ovvero cubature provenienti da altri luoghi della città. L’ultima volta nell’autunno 2006 erano in ballo quelle di “Castel Giudeo” e “Monti della Caccia” respinte tramite il processo partecipativo attuato dal Municipio, l’unico che si ricordi, in base alla delibera 57/06. E poi c’è il pericolo interno: i proprietari delle aree più grandi che, anche per l’allungarsi dei tempi di attuazione, cercano di svincolarsi dal Print magari con accordi di programma per ottenere indici di edificabilità più alti guardando solo al loro tornaconto e non a quello della collettività e alla vivibilità del quartiere.
Su tutto ciò poi sono ruinati i travagli, per così dire, che la politica municipale sta attraversando in questo momento.
E per questo il Cdq e gli abitanti di Morena sono sul piede di guerra. Infatti non hanno gradito la delibera sul Print che la commissione urbanistica municipale ha approvato il 25 gennaio 2012 con una maggioranza politicamente trasversale.
“Le nostre richieste – dice il Presidente del Cdq Duilio Palluzzi – non sono state tenute in considerazione. Le avevo già fatte presenti nella seduta precedente del 20 gennaio ma non ci hanno ascoltato.” In particolare i cittadini non hanno gradito che non venisse resa esplicita la richiesta di vincolo stretto di destinazione degli oneri concessori all’interno del Print. Il Cdq si sta mobilitando, con il pieno sostegno della Comunità Territoriale del X Municipio, affinchè il Consiglio municipale recepisca gli emendamenti migliorativi chiudendo così porte e finestre ad eventuali stravolgimenti del Print. Sono stati già distribuiti migliaia di volantini informativi alla popolazione.
Sono in programma incontri con le diverse forze politiche per renderle consapevoli della posta in gioco. Particolarmente delicata è ritenuta la situazione all’interno del PD dove si è manifestata la divaricazione più significativa malgrado che il circolo locale di quel partito si sia espresso “senza se e senza ma” a sostegno delle ragioni addotte dal Cdq e delle aspettative dei residenti morenesi. Dal canto suo il capogruppo del PD Colasanti si è dichiarato “pronto ad ascoltare e riprendere in esame, insieme al gruppo PD, l’atto e se le richieste ci convincono e sono possibili a proporre al Consiglio le necessarie migliorie”. Non si sfugge all’impressione che anche sul Print di Morena ci siano state le ricadute politiche originate dalla forte conflittualità interna al PD nata con l’affaire Latino. Se così fosse sarebbe il segno anche questo di una politica malata cronica che non disdegna di usare i problemi dei cittadini per guerre e guerricciole interne di corrente che nulla hanno a che vedere con l’interesse pubblico e anche, visto che il tema è sempre di più all’ordine del giorno del X Municipio, con l’etica della politica.
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