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È nata una nuova disciplina sportiva: la spinta della carrozzina a Tor Tre Teste

Qualche giorno fa ho fatto attività sportiva con una nuova disciplina: “spinta della carrozzina a Tor Tre Teste”.

Mia madre ha 90 anni, vive con me in parrocchia. Ha avuto bisogno di analisi e il Centro “Lepetit” è a poca distanza, pochi istanti a piedi. Le piccole distanze, però, per chi è anziano e malato, rappresentano una vera prova, e così dico a mia madre: «ti porto io in carrozzina»; mi sembra una soluzione semplice e veloce.

La partenza in effetti è semplice, fino al cancello parrocchiale, ma a pochi metri trovo già il primo ostacolo: un bel cumulo di immondizie attorno ai cassonetti di via Davide Campari, davanti alla Chiesa. Ci passo sopra o faccio il giro largo in mezzo alla strada? Decido di passarci sopra – mi sembra meno pericoloso – e raggiungo l’incrocio di via dei Barbisio. E mi chiedo: se un disabile usa da solo la carrozzina? Tutto il marciume delle immondizie finisce dal marciapiede alle ruote e alle sue mani.

La seconda prova, a pochi passi più in là, è peggiore: marciapiedi alti e nessuna rampa. È esercizio di forza muscolare, superato con facilità, modestamente, ma impossibile da superare per chi spinga da solo la propria carrozzina, e anche un accompagnatore meno allenato o più debole si sarebbe trovato in seria difficoltà.

Adesso c’è una scelta difficile: affrontare il sottopassaggio? Troppo stretto il marciapiede là sotto e troppo pericoloso andare sul ciglio della strada, è meglio girarci intorno. Il marciapiede però è quasi assente anche nella curva di via Campari; per andare sul sicuro bisognerebbe scendere dei gradini, ma non ci sono rampe; dall’altro lato il marciapiede è sottilissimo. Andiamo per la strada, a nostro rischio. Non mi ero mai accorto però di come fosse quel breve pezzo di strada: sconnesso, davvero molto, e storto, in pendenza laterale. È davvero faticoso tenere diritta la carrozzina e mia madre viene molto più sballottata. Forza muscolare ed esercizio di respirazione, ma anche io ho il fiatone alla fine. Ce la faccio, ma una medaglia me la meriterei. Se qualcuno in forze ti spinge, si fa con fatica, ma si fa. È impossibile però affrontarlo da solo sulla carrozzina.

Finita la curva, posso salire sul marciapiede per i pochi metri fino alle strisce pedonali. Sono pochi metri un po’ sconnessi, ma ho già superato di peggio. Anche qui vi sono i rattoppi e con il marciapiede che pende da un lato: vi assicuro che ci vuole molta forza per andare diritti senza sbattere sulle vetrine dei negozi. Attraversiamo la strada e anche qui il passaggio è un po’ stretto e difficile, anche a causa delle macchine parcheggiate. Ci siamo però. Ci abbiamo messo un quarto d’ora per percorrere pochi metri… ma ci aspetta anche la difficoltà e la fatica del ritorno. Oggi non ho bisogno di andare in palestra.

Una figlia, una badante, una persona anziana o un po’ più debole non ce l’avrebbero fatta ad accompagnare mia madre. Un disabile, per quanto giovane e in forze, non ce l’avrebbe fatta da solo: barriere insuperabili, immondizia per terra, strade con asfalto a grattugia, pendenze laterali.

Si potrebbe creare una gara di trasporto disabili tra le due parrocchie di Tor Tre Teste, una disciplina appassionante, ma crudele per chi sta sulla carrozzina. Si scherza per non piangere, per non indignarsi. Lo capisco, chi è sano non ci bada a queste cose, ma tutti corriamo il rischio di rimanere chiusi in casa perché impossibilitati a percorrere anche pochi metri con deambulatore o carrozzina.

Comune, Municipio e tutti noi forse non ci pensiamo agli anziani e ai disabili, oppure forse è una scelta voluta, per farci risparmiare sulla palestra. Se è così, grazie!

 


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Un commento su “È nata una nuova disciplina sportiva: la spinta della carrozzina a Tor Tre Teste

  1. penso che don domenico ha pienamente ragione….il 24 giu camminavo sulla curva su davide campari si avevo il cell in viva voce ma li l’asfalto sulla curva in prossimità dei secchioni vicino alla frutteria che va in zona nuova….è tutto SCONNESSO ho inciampato e son caduta a terra in strada….e per fortuna l’auto che arrivava si e’ fermata a 15metri da me!!!!! e me la son cavata con qualche sbucciatura mani gambe cell etc e indolenzimenti vari……
    confermo abbiam pessimi marciapiedi e asfalti sconnessi con zero passaggi x disabili

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