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Emiliano Sciascia, candidato presidente in IV Municipio risponde alle domande di Abitare

Emiliano Sciascia, candidato di centrosinistra alle elezioni per il presidente del IV Municipio (ex V), risponde ad alcune domande di Abitare su questioni care ai cittadini del territorio.

Foto Sciascia EmilianoChe novità ci sono rispetto alla nuova sede del IV municipio in via dei Fiorentini.  Qual’è la tempistica dello spostamento nella nuova struttura la cui area circostante versa, ormai, in uno stato di degrado? 

Nonostante il completamento dei lavori ormai da circa tre anni, la nuova sede del IV Municipio non è ancora stata consegnata a causa dei ritardi dell’amministrazione Alemanno.

La delibera, che deve essere sbloccata dal Campidoglio, giace infatti ferma in Assemblea capitolina.

Il nostro Municipio ha un gran bisogno di quella sede, infatti, lo stato dell’attuale edificio è sotto gli occhi di tutti: quella che dovrebbe essere l’accogliente casa dei cittadini è in realtà una struttura fatiscente che, ad oggi, mostra con evidenza tutti i suoi limiti strutturali, costringendo gli stessi dipendenti a lavorare in condizioni pessime.

E’ ora di aprirla e di dare finalmente al nostro territorio uno spazio ed una sede adeguata al diverso ruolo e alle diverse funzioni assunte dai Municipi rispetto alle Circoscrizioni.

Ambiente: quale politica rispetto alla cura verde, al caso Basf e depuratore Acea?

La salvaguardia e la tutela degli spazi verdi come priorità dell’azione di governo.

Un “no” secco all’ulteriore cementificazione dell’area della Tiburtina a discapito dell’ambiente, la prossima giunta municipale deve proteggere e riqualificare le aree verdi e, in questo percorso, deve avvalersi di un confronto quotidiano con le realtà associative del luogo. Non sono contrario alla gestione degli spazi pubblici da parte dei privati, ma l’amministrazione comunale e municipale devono monitorare con attenzione al fine di preservarli come beni comuni accessibili a tutti.

La tutela dell’ambiente nel nostro Municipio passa anche attraverso due questioni di particolare interesse: la BASF e il depuratore di via degli Alberini.

La situazione della BASF è fortemente complessa, frutto di una pianificazione del territorio ormai sorpassata dall’urbanizzazione delle aree più esterne di Roma.

A prescindere da qualsiasi questione riguardante le autorizzazioni avute dall’industria, la BASF va spostata in altro luogo. Nel corso della passata consigliatura abbiamo votato un ordine del giorno che si faceva carico della delicata situazione ambientale e chiedeva all’amministrazione comunale di trovare una sede diversa, sempre nel territorio provinciale, al fine di garantire i livelli occupazionali e la tutela della salute dei cittadini. In questi cinque anni però nulla ha fatto il Campidoglio per intervenire efficacemente, rimpallando le responsabilità alla sola provincia di Roma.

E’ necessario da subito aprire un tavolo di lavoro e di discussione tra il Comune di Roma, la Regione Lazio e l’azienda per cercare una soluzione alternativa.

Sul depuratore di via degli Alberini, ci troviamo nella tipica situazione, purtroppo molto italiana, nella quale un fondamentale servizio alla comunità diventa contestualmente un danno per la comunità stessa.

L’ACEA non può più rimandare gli interventi che ci ha spesso esposti e che, a dir loro, dovrebbero risolvere il problema, lo deve fare e in tempi brevissimi, anche in considerazione del fatto che l’arrivo dell’estate non fa che aumentare i miasmi provenienti dal depuratore.

Viabilità Tiburtina. La tabella di marcia per il raddoppio della Tiburtina sarà rispettata? E rispetto al prolungamento della metro fino a Casal Monastero?

Oggi, dopo 5 anni di governo Alemanno, ci muoviamo con maggiore difficoltà rispetto a prima ed in condizioni peggiori.

Bisogna pertanto voltare pagina da subito, invertire la rotta tenuta in questi 5 anni rimettendo al centro dell’azione politica un processo di risanamento e contestualmente di sviluppo del complesso sistema della mobilità (fatto di persone, mezzi e regole) con l’obiettivo di garantire un diritto fondamentale per ogni cittadino romano e quindi anche del IV municipio, il diritto a spostarsi: in maniera sicura, confortevole, salutare, poco costosa, informata e consapevole.

Per quanto riguarda il primo fronte di lavoro gli impegni del IV municipio nei confronti delle istituzioni, insieme ai cittadini, riguarderanno, tra gli altri:

Salvaguardare la realizzazione del prolungamento della metropolitana B da Rebibbia a Casal Monastero, opera strategica per l’intero quadrante urbano, rivedendo però le modalità di finanziamento dell’opera, che non può essere pagata con le colate di cemento sul territorio previste da Alemanno, bensì con maggiori fondi pubblici, preferibilmente statali e regionali. A questo proposito si potrebbe ancorare il completamento della metropolitana nel nostro municipio alla programmazione nazionale del CIPE. Il municipio dovrà inoltre garantire la massima partecipazione dei cittadini al fine di ottenere, insieme alla metropolitana, riqualificazione urbana, qualità progettuale e sostenibilità ambientale.
Garantire il rapido completamento del raddoppio della Via Tiburtina, da Setteville a Rebibbia, garantendo la sede riservata ai mezzi pubblici ed i percorsi ciclo-pedonali come da progetto originario, stravolto e rallentato da Alemanno.
Sviluppo e realizzazione di una vera rete ciclabile nel municipio, che metta in relazione abitati, aree verdi, parchi e fermate della metropolitana, affinché sia utilizzata per svago ma soprattutto come mezzo quotidiano per gli spostamenti verso il posto di studio/lavoro/mercati…

Nidi: la lista d’attesa nei nidi rispetto ad altri municipi non è drammatica, è la manutenzione che spesso è al centro di cronache e polemiche. Cosa pensi a riguardo?

Le competenze istituzionalmente definite dal Municipio sulla scuola non sono molte, eppure anche le politiche municipali possono fare la differenza su un servizio fondamentale che lo Stato deve offrire ai suoi cittadini.

Il Municipio, da questo anno scolastico, sta facendo i conti con la diminuzione o l’azzeramento dei fondi a sua disposizione da cui derivano difficoltà di gestione sulla manutenzione ordinaria degli edifici e sugli arredi, a cui si aggiunge l’azzeramento o la riduzione dei fondi per il personale comunale che si occupa dei disabili (gli A.E.C.) e per i mediatori culturali.

A fronte di una povertà di interventi strutturali del Municipio vi sono forti potenzialità di incidere negli aspetti didattico-educativi a favore dei nostri cittadini-utenti.

La forte tradizione di impegno e di investimenti nella scuola di questo municipio e delle precedenti giunte comunali di centro sinistra è testimoniata dalla rete educativa presente sul territorio. Una quantità rilevante tra Nidi, scuole dell’infanzia comunali e statali, istituti comprensivi (elementari e medie) per un totale di oltre 140 edifici, la cui manutenzione assorbe gran parte delle risorse del piano di investimenti.

Per potenziare questa rete è necessario:

Realizzare il passaggio delle competenze sulla manutenzione ordinaria e straordinaria dal Dipartimento Comunale al Municipio, con i relativi fondi, in ragione del suo essere Ente di prossimità, in grado quindi di rispondere in modo più tempestivo e razionale alle richieste delle scuole, sia a quelle dei Dirigenti scolastici che a quelle delle famiglie;
Ripristinare la disponibilità di fondi alle scuole, per la piccola manutenzione delle strutture scolastiche a seconda del numero delle classi;
Confermare l’ottima scelta effettuata dal IV Municipio nella consigliatura del 2001-2006 di far utilizzare i fondi delle Associazioni che usufruiscono degli spazi scolastici, direttamente alle scuole che devono rendicontare al Municipio;
Investire negli arredi scolastici di cui debbono occuparsi i Municipi, con fondi a loro disposizione, senza l’intervento del Dipartimento Comunale.

Se diventerai presidente quali saranno le tue prime azioni?

Realizzare l’idea di un Municipio fatto di quartieri che sono la vera sede delle identità locali. E’ la dimensione dove le persone vivono e si conoscono, i bambini vanno a scuola, le famiglie fanno la spesa. Valorizzare questa “vita di comunità”, vita di prossimità, indispensabile in una città grande e dispersiva. Favorire una socialità “a chilometri zero” ma scommettendo su civismo e autogestione. L’armonizzazione tra i vari quartieri dei vari municipi va cercata attraverso l’attivazione di Officine di Quartiere come strumento di partecipazione delle forze politiche, associazioni e cittadini che diano un contributo per la soluzione dei problemi quali di arredo urbano, manutenzione ordinaria e straordinaria, viabilità, gestione dei servizi di quartiere.

La partecipazione dei cittadini alla vita della città, intesa come possibilità di controllo e decisione, è strettamente legata alla capacità delle istituzioni ad aprirsi, organizzando momenti di democrazia diretta, garantendo la necessaria trasparenza nelle spese e nei procedimenti amministrativi.

I Municipi dovrebbero essere “vissuti” dai cittadini come strumento per semplificare loro la vita, e come sede di partecipazione attiva. I Governi municipali non dovranno più rappresentare un ulteriore livello burocratico che appesantisce il percorso amministrativo come avviene oggi, ma dovranno essere dotati di risorse, umane ed economiche e competenze sulle funzioni di prossimità che consentano di accelerare le fasi attuative e favorire quindi i processi di trasformazione e realizzazione di quanto loro assegnato.

Inoltra, bisogna attuare un percorso di maggiore trasparenza dell’azione amministrativa, con un’implementazione del sito internet istituzionale del Municipio. È necessario mettere on line non solo delibere, odg e risoluzioni ma anche dati sugli eletti. Informazioni relative al loro status e curriculum vitae. Inoltre gli stessi atti amministrativi devono essere resi sempre più comprensibili, offrendo ai cittadini gli strumenti giusti per poter comprendere fino in fondo ciò che leggono. La politica non recupererà mai la propria credibilità fino a quando non cesserà di essere qualcosa di lontano e di nascosto dalle persone. Dobbiamo chiedere al futuro sindaco di Roma di ripristinare le dirette web delle sedute del consiglio comunale, estendendole anche a quelle dei 15 municipi.


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