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Gravi atti vandalici all’elementare Sibilla Aleramo

Nella notte del 15 luglio 2008. “Quando ho visto cosa era accaduto sono rabbrividita” ha commentato la docente della scuola Marvì Gelato

Rimarrà inagibile per un po’ il plesso Sibilla Aleramo del 34° Circolo Didattico, a Tor Tre Teste, devastata da alcuni vandali la notte scorsa (quella del 15 luglio, ndg).

Episodi analoghi si erano già verificati alcuni giorni prima e nel mese di giugno, ma i danni erano stati lievi. Si era pensato a una bravata dei soliti “ragazzacci”, ma questa volta è stato molto più grave.

Probabilmente i teppisti sono entrati dalla porta principale, forzandola. La mattina seguente i custodi si sono trovati davanti un edificio che pareva aver subito un assedio, durante  una guerriglia urbana. Ingenti i danni: due piani allagati, computer fracassati (uno sparito), bagni rasi al suolo , sanitari divelti e lavabi sradicati, sala mensa e palestra allagate e con i vetri in frantumi. Dulcis in fundo muri imbrattati con le firme apposte in bella vista: Ares, Row, Black Star, Banda Tbm e T3T.
Non è servito a nulla l’intervento di Polizia, Carabinieri e Vigili del Fuoco durato un‘intera mattinata per ripristinare quello che è stato irrimediabilmente danneggiato.

Molte delle attrezzature devastate erano state “autofinanziate” con progetti e mercati di bambini che oggi guardano con occhi esterrefatti le loro classi resi irriconoscibili. Un interrogativo nei loro occhi … perché di tutto questo?

Lo spregio totale non è, d’altra parte, l’atteggiamento più increscioso che si possa notare tra i giovani di oggi, c’è un aspetto ancora più grave che è quello dell’indifferenza verso l’apprendimento, verso il sapere, verso le regole che la scuola trasmette.

Il fenomeno di atti vandalici, sta diventando sempre piu’ frequente nella scuola e questo è un segnale d’allarme. Lo è per la società, per i genitori, per le istituzioni. Pare di assistere ad un rituale! Accade il fatto e tutti ci meravigliamo.
a violenza è presente nella società, la attraversa in lungo e in largo, allora interpretare questi atti è facile, sono disperati tentativi espressivi di ritrovare un linguaggio possibile con cui comunicare con gli adulti… estremo atto per emergere dalla routine, dalla disperazione, dall’annullamento della scuola o l’imbecillità di qualche frangia di giovani che non trova altro per divertirsi che imbrattare e distruggere?
A volte atti gli atti di vandalismo si verificano in segno di protesta contro determinati ideali, ma non in questo caso… questa è solo semplice e naturale stupidità, parlo di quella innata, d’autore, che potrebbe portare centinaia di alunni a non essere pronti per le prime lezioni del prossimo anno scolastico.

“Tali comportamenti – è stato il commento dello specialista, lo psichiatra Francesco Marra – rappresentano due facce della stella medaglia, da un lato il patologico tentativo di costruire una propria identità, dall’altro il tentativo di distruggere quel vissuto dell’autorità come specchio dei propri limiti”. Un messaggio chiaro dunque, fuggire dalla realtà è sinonimo di malessere, e come genitori abbiamo il dovere di fugare questo malessere dai nostri figli, deputati a costruire la società del futuro.


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