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Guidonia, campo nomadi dell’Albuccione: La giunta approva lo sgombero

Firmata la delibera che porrà fine all’insediamento del campo abusivo

Arrivato il via libera dalla giunta che dà l’ok all’iter per sgomberare il campo nomadi abusivo dell’Albuccione.

La progressiva chiusura del campo nomadi:

Lo spazio di proprietà della Asl dove vivono 254 persone di etnia Rom, Caminanti e Sinti, tra i quali 121 minori, verrà progressivamente liberato. Ma prima di tutto l’amministrazione di Guidonia Montecelio, dov’è presente il campo, mira ad evitare ulteriori ingressi rispetto al numero di persone che sono state censite lo scorso 19 dicembre. Poi, attraverso un percorso di accompagnamento alla legalità, si arriverà al superamento del campo, con soluzioni che siano alternative rispetto all’attuale condizione.

“Prima di arrivare a questa delibera – ha spiegato l’assessora alle politiche sociali Cristina Rossi – è stato necessario un anno di lavoro da parte degli Uffici, che ringrazio per l’impegno profuso. Vogliamo ridare dignità a quel territorio e alle persone coinvolte e dar seguito ad un obiettivo prioritario del programma dell’amministrazione”.

Un insediamento non più tollerabile:

Dal punto di vista operativo, il comune punta alla progressiva liberazione delle costruzioni abusive ed alla sottoscrizione di patti di intenti tra l’amministrazione ed i nuclei residenti. È contemplata anche la possibilità di predisporre incentivi straordinari per far fronte ai quali si richiederanno contributi ministeriali e regionali.“La presenza di questo insediamento abusivo – ha aggiunto il sindaco Mauro Lombardo – non è tollerabile. Abbiamo studiato il modello di varie amministrazioni, in particolare quello della Città di Pisa, che hanno prodotto il risultato dell’integrale smantellamento di insediamenti abusivi simili a quello dell’Albuccione per numeri e topografia. Ci vorrà del tempo ma le politiche sociali del Comune hanno chiare le direttive, le tempistiche, le modalità e gli strumenti allo sgombero dell’area”.

La pianificazione dello sgombero:

Non sarà un processo lampo, ma pianificato e per questo, ha chiarito il sindaco “procederemo come indicato nella delibera di Giunta, attivando ogni settore del municipio che sarà utile al raggiungimento di questo obiettivo, dalle politiche sociali all’ambiente, ai lavori pubblici alla polizia locale”. Al fine di liberare in maniera pacifica l’area, il primo cittadino ha spiegato che saranno organizzate “riunioni periodiche, ogni 15 giorni, per valutare l’andamento della situazione ed eventualmente correggerne la direzione”.


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