Il Futuro incerto del Mare Capitolino: aspettative e sfide estive. De Gregorio-Bozzi ” i chioschi di Capocotta abbandonati e a rischio”

Solo due cancelli su otto sono aperti per l'accesso a Castelporziano

Il mare capitolino attende con grande interesse di scoprire il suo destino imminente, e se presto potrà accogliere nuovamente migliaia di bagnanti sulle sue incantevoli spiagge.

Con l’estate ormai prossima e le temperature attuali che già evocano l’aria marina, dall’area di Castelporziano fino a Capocotta, si estendono circa 5 km di litorale, tra i più incantevoli del Bel Paese, ma attualmente si trovano in uno stato di abbandono.

Solo due cancelli su otto sono aperti per l’accesso a Castelporziano, mentre tutti i servizi permanenti, compresi i chioschi e il personale di salvataggio, sono chiusi.

Attualmente non sembra esserci una soluzione immediata all’orizzonte, e anche nel caso in cui venisse individuata, sarebbero necessari almeno altri 15-20 giorni per riattivare tutto, inclusi i servizi dei bagnini.

“A Capocotta, si attendono i nuovi gestori e l’assegnazione delle strutture messe a bando. Tuttavia, un incendio a marzo ha distrutto uno dei chioschi, complicando ulteriormente la situazione dopo la sospensione dei presidi della polizia locale.

Il Gruppo Spe della Polizia Locale di Roma Capitale ha smesso di presidiare i tre chioschi di Capocotta già oggetto di bando dal Campidoglio lo scorso Aprile, dopo che i vecchi gestori sono stati rimossi lo scorso ottobre”, denunciano Flavia De Gregorio e Andrea Bozzi di Azione.

Al momento, l’esito del bando è ancora incerto, ma anche in caso di assegnazione, ci vorranno settimane per riaprire i chioschi a causa di questioni burocratiche e di manutenzione. Abbiamo richiesto sorveglianza per mesi, ma quando è finalmente arrivata, è durata solo sei settimane.

Ora i chioschi, di proprietà comunale, sono abbandonati e vulnerabili, così come le dune mediterranee circostanti, mentre i cartelli di divieto di balneazione rimangono in vista, senza la presenza di bagnini di salvataggio.

Il Sindaco Gualtieri, dopo l’incendio di Marzo,– continua la nota dei rappresentanti di Azione – si è impegnato a contrastare la criminalità, ma stiamo assistendo a una programmazione caotica e tardiva, con Capocotta praticamente abbandonata a metà maggio, causando disagi ai parcheggiatori e ai venditori abusivi.

Inoltre, da qualche giorno, un’ordinanza della Città Metropolitana ha vietato il transito dei bus, costringendo migliaia di romani ad utilizzare l’auto per raggiungere la spiaggia libera più popolare. Chiediamo pertanto il ripristino immediato di una forma di sorveglianza in attesa dell’assegnazione definitiva dei chioschi”.

“Se le bandiere rosse sventolano sul litorale, ad Ostia la situazione non è migliore, con oltre un chilometro di costa tra la Nuova Pineta e il Venezia chiuso alla balneazione e al transito a causa di un divieto emesso dalla Capitaneria di Porto, in seguito ai danni causati dalle recenti mareggiate sulla costa orientale.

La Regione ha promesso un intervento di mini-ripascimento, con l’arrivo imminente di una nave per iniziare la parziale ricostruzione dell’arenile.

Tuttavia, anche in questo caso, saranno necessari del tempo e sforzi per ripristinare la normalità e riparare i danni alle strutture.

D’altra parte, gli stabilimenti balneari ad Ostia Ponente, con quasi due chilometri di spiaggia libera, sono completamente operativi dal primo Maggio, con servizi di salvataggio e pulizia degli arenili attivi”. concludono


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