

Candidata alla presidenza del nuovo Municipio Roma 5, ex 6 e 7, con le liste di Sinistra per Roma e Repubblica Romana
Sulle locandine e suoi manifesti si legge: “Giovane. Donna. Comunista”. È la più giovane candidata presidente di municipio a livello romano e sarà la spina nel fianco del centrosinistra.
Lei è la candidata presidente di municipio più giovane di Roma, perché questa candidatura?
La candidatura arriva con il disagio della gente che incontro per le strade, con le insoddisfazioni e il disappunto di chi vorrebbe strade curate, scuole pubbliche ben tenute, servizi funzionanti, mezzi pubblici efficienti e la tutela del patrimonio ambientale e artistico del nostro splendido territorio.
Il municipio in cui si sta candidando è stato rinnovato nel nome e nei fatti: accorpati VI e VII ecco il nuovo V, ovvero, una circoscrizione grandissima e in cui i problemi, dal sociale all’urbanistica, aumenteranno.
Come fermare, ad esempio, la cementificazione selvaggia?
La cementificazione selvaggia si ferma razionalizzando gli spazi già esistenti ma inutilizzati con la riqualificazione degli edifici sfitti, e promuovendo il pubblico anziché la nuova costruzione privata che fa gli interessi solo dei “palazzinari” che hanno già sfigurato il profilo di Roma senza tuttavia apportare alcun beneficio agli abitanti.
Dobbiamo guardare ai nostri quartieri con l’occhio di chi vuole valorizzarne ogni angolo, riportandoli ad essere a misura d’uomo, con tutti i servizi funzionanti e con gli spazi armonici e fruibili da tutti in qualsiasi momento della giornata.
Prendiamo purtroppo atto del fatto che questo tipo di ragionamento, che dovrebbe partire da piani più alti di quello dell’istituzione municipale, non è condiviso dai nostri “governanti”, che ritengono ancora il profitto del mattone nuovo prioritario rispetto alla valorizzazione dell’esistente, nè tantomeno dalla giunta Alemanno, che in questi anni ha sventrato la città dandola in pasto ai palazzinari di cui sopra.
Per noi è invece una priorità, quindi lotteremo per ottenere risultati.
Nel suo programma c’è scritto che la coalizione Sinistra per Roma e Repubblica romana si “mettono a disposizione per costuire un nuovo laboratorio politico nel municipio”.
Alternatività al centrosinistra con aperture a quelle che possono essere le realtà disponibili, o chiusura alla (fu) coalizione Italia bene comune (Pd-Sel-Cd-Psi)?
Prendiamo tristemente atto del fatto che questo centrosinistra ha deluso le aspettative che l’elettorato aveva riposto nel suo programma. Noi avevamo già detto no alle politiche dell’“ineluttabile” governo Monti: allo stesso modo non ci ritroviamo in questo assetto governativo né nella gestione delle politiche locali che sono passate in secondo piano rispetto alle lacerazioni interne alla coalizione del centrosinistra. Non siamo, però, per la chiusura totale: la nostra idea è quella di una Sinistra alternativa che torni a guardare agli interessi e alle esigenze dei più. Speriamo quindi che ci si renda conto del fatto che un progetto degno di questi propositi deve ripartire dall’attenzione al cittadino e delle sue esigenze.
Lei è già segretaria di un’associazione culturale di Tor Pignattara – “Zona Rebelde” – si può dire che tradurrà quanto fatto con l’associazione in impegno per la cultura una volta in Municipio?
Con l’associazione noi abbiamo fatto tanto: lo sportello legale gratuito, quello per l’acqua, la scuola di italiano per stranieri insieme alla Casa del Popolo di Torpignattara e la Rete delle Biblioteche Popolari Ciro Principessa. Tutte attività volte a fornire servizi e spazi culturali in un territorio in cui scarseggiano e in cui invece sarebbe importante incrementarli per le tante famiglie e i tanti giovani che lo abitano.
Il mio impegno è quello di promuovere su tutto il territorio del neo V Municipio attività e spazi socio-culturali: dalle librerie ai teatri, dai cinema ai caffè letterari, dalle Banche del Tempo alle feste di piazza, dai punti di artigianato al dettaglio agli spazi per i ragazzi che suonano e che si scontrano con i prezzi spesso proibitivi delle sale di registrazione.
Ritornando sul programma: “Ripubblicizzazione dell’acqua e difesa dei beni comuni”. Secondo lei è stato rispettato l’esito referendario del giugno scorso?
Evidentemente i risultati dello scorso referendum non sono stati presi in considerazione: la partecipazione popolare che ha mobilitato un così gran numero di persone non è stata neanche minimamente considerata e questo è dato dal fatto che l’esito non è stato rispettato.
La volontà popolare è stata messa in secondo piano per gli interessi di pochi: milioni di cittadini si sono espressi per l’acqua pubblica, per l’acqua bene comune ma è triste constatare che ancora si devono mettere in moto le richieste venute fuori dalle urne referendarie ecco perché “ripubblicizzazione dell’acqua”.
“Tracciabilità web sia delle pratiche aperte dai cittadini presso qualunque sportello municipale sia delle segnalazioni di pronto intervento comunicate all’Amministrazione”, si legge sempre sul programma… una frecciatina al Movimento 5 Stelle?
Queste nostre due proposte riportano semplicemente l’istituzione a contatto diretto con il cittadino: nell’era della tecnologia è impensabile il distacco e la disinformazione.
Promuoviamo, quindi, il free software per il taglio delle spese dei sistemi operativi e gli open data per il controllo democratico sulle attività amministrative. Ancora prima che il Mov5Stelle, la Sinistra da sempre pensa che sia diritto dei cittadini sapere che cosa succede nelle istituzioni, a partire dalla richiesta di semplificazione dei processi amministrativi e dalla loro trasparenza e consultabilità.
Cosa vuole dire all’elettore del suo municipio che andrà alle urne il 26 e 27 maggio?
Ad ogni singolo elettore del mio municipio voglio dire che è arrivato il momento di pensare a una società diversa, a quel famoso mondo possibile che ci da un diverso tipo di rapporto con i rappresentanti nelle istituzioni. Sono molto giovane e troppo onesta per poter promettere quello che non è possibile raggiungere. Mi sento quindi di chiedere il maggior sostegno a tutti, che con l’impegno, i giudizi e i consigli sapranno aiutarci a ricostruire un Municipio e una Roma migliori.
Per saperne di più su Giulia Loche e per entrare in contatto con lei.
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