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Intervista a Francesco Laddaga

E’ Presidente della Commissione Bilancio, Cultura, Risorse Umane, Polizia Locale di Roma Capitale del VII municipio

Francesco-LaddagaFrancesco Laddaga, 37 anni, è anche lui una new entry del Consiglio municipale. Nel 2013 è stato candidato al nuovo VII municipio nella Lista Civica di Ignazio Marino (coalizione di centrosinistra), risultando primo degli eletti.

Laureato in Archeologia possiede un Dottorato di ricerca conseguito all’Università di Tor Vergata. Conosce la vita del ricercatore universitario precario esercitata per alcuni anni. Attualmente è Presidente di una cooperativa archeologica che si occupa di gestione e valorizzazione dei Beni Culturali, soprattutto tramite l’impiego delle tecnologie informatiche.

La passione politica è stata la naturale conseguenza dei tanti anni vissuti in parrocchia, dove è stato catechista e animatore di gruppi di adolescenti e giovani.  Questo impegno e, insieme, l’esperienza di animazione sociale e culturale del quartiere tramite l’Associazione Culturale “Agorà” di cui fa parte, gli hanno fatto apprezzare il valore della collaborazione civile e sociale. In Municipio è Presidente della VI Commissione Permanente (Bilancio, Cultura, Risorse Umane e Polizia Municipale) e membro della I (Sviluppo Locale, Urbanistica, Turismo e Parchi) e della III (Scuola ed Edilizia Scolastica).

Nel luglio scorso è diventato anche capogruppo della Lista civica in conseguenza della fuoriuscita della consigliera Lenci.

Anche a lui abbiamo voluto porre alcune domande sulla situazione municipale.

Consigliere Laddaga lei è diventato da pochi mesi capogruppo municipale della “Lista civica Marino Sindaco” dopo la fuoriuscita dal gruppo, nel luglio scorso, della consigliera Lenci. Perché questa rottura?

Veramente sono stato designato prima della fuoriuscita della ex-capogruppo, che è stata totalmente volontaria e libera; il cambio di un capogruppo, infatti, non implica l’espulsione dal gruppo stesso, come ci insegnano situazioni analoghe accadute nei mesi passati. Su questa nostra legittima scelta, tuttavia, sono state dette molte falsità strumentali, quando la verità è semplicemente che come gruppo politico non ci sentivamo piú tutelati e rappresentati da una persona che non portava avanti le nostre istanze, attaccava pubblicamente gli altri membri del gruppo e con la quale era diventato impossibile portare avanti qualsiasi iniziativa per il territorio

L’estate, oltre al maltempo, ci ha portato la divisione della maggioranza di centrosinistra esplosa sulla questione della creazione della “commissione speciale” Print.  Secondo lei questa spaccatura ha relazione con i problemi del territorio e dei cittadini oppure è solo uno scontro di potere interno ai democrats e anche di insofferenza verso la Presidente Fantino? Si sta lavorando ad una ricomposizione oppure la frattura è destinata ad aggravarsi nelle prossime settimane?

Credo che questa domanda andrebbe indirizzata ad altri destinatari… posso solo dire che nella creazione della Commissione Speciale Print in molti, compresi tanti cittadini e comitati, hanno faticato a ravvisare qualcosa di utile per il territorio, quanto piuttosto un mero strumento utilizzato come arma politica per portare avanti vecchie battaglie sul quale diverse figure istituzionali hanno sollevato seri dubbi di legittimitá, come dimostrano le conseguenti difficoltà di competenze che rallentano i lavori di altre commissioni permanenti

Lei è Presidente della Commissione “Bilancio, Cultura, Risorse Umane, Polizia Locale di Roma Capitale”.  E’ noto che i problemi finanziari del Campidoglio e dei Municipi sono enormi. Anche quest’anno il Bilancio è stato varato il 1° agosto ad estate inoltrata. Il Sindaco Marino aveva promesso assemblee informative i tutti i Municipi mai convocate. Perché il Municipio non ha fatto alcuna assemblea partecipativa con i cittadini per discutere dell’atto principale dell’amministrazione comunale?

La Giunta Marino sta facendo un serio lavoro di risanamento di un enorme buco di bilancio ereditato dalle precedenti amministrazioni, come certificato dal Ministero dell’Economia: un lavoro che ha previsto un piano di rientro triennale che è stato approvato dal Governo e grazie al quale Roma uscirà fuori da questa situazione che poteva portare anche ad un commissariamento. In questa fase sappiamo che i bilanci per i Municipi sono molto difficili e bastano appena a coprire i bisogni necessari, soprattutto per il Sociale, la Scuola e i Lavori Pubblici, di fronte ai quali i margini di manovra sono talmente esigui (per non dire inesistenti) che avrebbe avuto ben poco senso indire assemblee partecipative. Del resto i cittadini ci hanno votato anche per assumerci la responsabilità di scelte che competono soprattutto alla politica; tuttavia ci auguriamo tutti, e lavoreremo per questo, che in un prossimo futuro la situazione possa cambiare e i cittadini possano contribuire positivamente alla discussione sui bilanci

Quali sono a suo avviso, anche per le competenze che fanno capo alla sua commissione, i problemi principali e più urgenti del territorio municipale su cui dare risposte ai cittadini che le attendono da anni? E cosa intendete fare, in particolare, per la valorizzazione del patrimonio archeologico, “la grande bellezza”, presente nel municipio?

Il nostro Municipio deve riuscire a valorizzare un patrimonio archeologico e storico immenso e di grande valore, secondo probabilmente solo a quello del Centro Storico: sono anni che diciamo che l’Italia, e Roma a maggior ragione, devono migliorare da questo punto di vista, per favorire dinamiche virtuose che possono avere ricadute anche sull’occupazione. E’ in quest’ottica che abbiamo organizzato la prima “Settimana della Promozione Turistica” del Municipio, per far conoscere alcuni dei tesori che abbiamo: il successo di pubblico, con partecipanti anche da altri municipi e comuni limitrofi, è il segno che siamo andati nella giusta direzione e che queste iniziative devono essere moltiplicate. Tuttavia bisogna lavorare anche tramite soluzioni più strutturali: la creazione di un Museo Diffuso, ad esempio, con apparati didattici adeguati e percorsi ciclo-pedonali di collegamento è una delle prime proposte che ho sottoposto alla mia Commissione e sulla quale vorrei lavorare nei prossimi anni.

Una delle lamentele più ricorrenti dei cittadini, oltre a quella della raccolta dei rifiuti, della pulizia e della manutenzione delle strade, è il funzionamento della polizia urbana. Perché i vigili si vedono solo su via Tuscolana e via Appia mentre non si vedono a sufficienza nel resto del territorio?

Purtroppo anche i nostri due Gruppi di Polizia Locale lamentano carenze di organico che non permettono di offrire un servizio che possa rispondere adeguatamente a tutte le esigenze che ci segnalano i cittadini; non credo tuttavia che i vigili siano presenti solo sull’Appia e la Tuscolana, anche se è vero che gli ordini di servizio (che arrivano direttamente dal Comando centrale e NON dal Municipio) tendono a privilegiare le vie di maggior transito. Pian piano, però, anche grazie alla collaborazione tra Campidoglio, Municipio e Polizia Locale, si stanno risolvendo anche annosi problemi, come la situazione caotica di Via Albalonga. Di grande aiuto in questo senso sarebbe una migliore ottimizzazione delle procedure, anche grazie ai nuovi strumenti informatici, come ci aveva spiegato in Commissione il Comandante Botta, che vorrebbe eliminare il classico taccuino dotando gli agenti di moderni palmari o puntare sulla video-sorveglianza delle corsie preferenziali. In questo senso anche il nuovo sistema di video-rilevamento automatico delle infrazioni inaugurato nei giorni scorsi mi sembra andare nella giusta direzione.

Come sa è in corso in Municipio la preparazione della Conferenza urbanistica territoriale. I Cdq e varie associazioni rappresentate dalla Comunità Territoriale hanno espresso un forte dissenso rispetto al metodo della “questua partecipativa” adottato. E hanno chiesto ripetutamente di avere i dati numerici di tutte le trasformazioni urbane previste dal PRG e dai suoi strumenti attuativi per poter effettuare un vero e serio confronto sullo sviluppo sostenibile del territorio.  Lei che ne pensa?

Sono d’accordo con la Comunità Territoriale, anche se è chiaro che nessuno può essere ritenuto responsabile di errori fatti da chi l’ha preceduto: l’assessore Caudo è una persona seria e preparata e mi sembra stia cercando di portare avanti soluzioni innovative (come nel caso della ex-caserma di via Guido Reni) di grande utilità per la città. Credo si stia meritando un credito di fiducia e il suo rappresentante nell’ultimo incontro con i comitati ha ribadito che quanto richiesto dalla Comunità sarà consegnato nei prossimi appuntamenti, per cui sarebbe un’occasione perduta interrompere un dialogo dal quale tutti non abbiamo che da guadagnarne.


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