Inutile segnalazione per l’albero dei rosari
Tra le palazzine di edilizia popolare di via A. Mammucari a Colli Aniene“L’albero dei rosari nel posto sbagliato”, è il titolo di un mio breve articolo apparso su “Abitare a Roma” il 22 luglio. Ne trascrivo una parte:
“Un altro ramo del bellissimo albero del rosario si è spezzato ed è caduto, per fortuna nel momento in cui non c’era sotto un bambino e neppure un cagnolino, e di questo il Comune di Roma e soprattutto il IV Municipio devono ringraziare la Madonna del Rosario, giacché deve avere fatto in modo che non ci fosse nessuno sotto l’albero. I signori del Comune sanno perfettamente che da almeno quaranta anni, gli operatori del Servizio Giardini non mettono piede nelle aree verdi tra le palazzine di edilizia popolare di via A. Mammucari.
Se dovesse succedere una disgrazia, se un ramo o un albero del luogo dovesse cadere addosso ad una persona, i signori dal Comune ne sarebbero responsabili. Quell’albero però, a differenza dei pini i cui rami lambiscono le finestre delle case, forse non andrebbe potato ma tagliato, perché oltre ad avere foglie e fiori velenosi, invecchiando perde facilmente grossi rami non solo a causa di un po’ di vento, ma anche per il peso dei frutti. Nonostante la bellezza della chioma folta che fa una bella ombra, e la grazia dei fiorellini profumati, l’albero del rosario non dovrebbe stare in un giardino dove giocano bambini”.
E perché lo ripropongo all’attenzione dei lettori?
Perché a Roma oggi ha preso a piovere e a tirare non un po’ di vento, ma un forte vento, e l’albero pericolante è ancora lì, col rischio probabilissimo che si stacchino altri grossi rami, oppure che venga giù tutto, il vecchio albero.
È ancora lì, l’albero dei rosari, nonostante io mi sia preso la briga d’inviare l’articolo alla polizia locale di via dei Fiorentini, tre giorni dopo la pubblicazione sul giornale, e precisamente il 25 luglio 2023, scrivendo in oggetto: “Segnalazione albero pericolante”.