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Ius Soli, Bonelli: Diritto e dovere morale, non premio

“Sono assolutamente d’accordo con la ministra Lamorgese, a proposito dello Ius Soli, quando afferma che  la politica deve fare i suoi riscontri sperando che si arrivi ad una sintesi, perché questi ragazzi devono sentirsi parte integrante della società. Ed é paradossale che Salvini parli di ‘vaneggiamenti’ mentre gioiva delle medaglie olimpiche vinte da atleti non nati in Italia. Una retorica razzista che fa della cittadinanza, se non concessa per sangue, qualcosa che bisogna meritare mostrando di avere altissime qualità e pregi.”

Scrive in una nota il co-portavoce di Europa Verde Angelo Bonelli che conclude: “La cittadinanza non è un premio da guadagnarsi al pari di una medaglia, piuttosto un diritto fondamentale di qualsiasi ragazzo o ragazza nato o cresciuto qui, indipendentemente dai meriti sportivi. E’ un dovere morale, non solo quando si tifa Italia alle Olimpiadi. Jacobs, Herrera Abreu, Eseosa Desalu, Hooper, Kaddari, Lukudo, Eyob Ghebrehiwet Faniel, Abdelwaheb, Zaytsev e tanti altri: a grandi linee, un terzo delle nostre atlete e dei nostri atleti ha origini che certo non affondano nella storia d’Italia. Eppure sono italianissimi e quando gareggiano o cantano l’inno sul podio, il cuore di chi guarda la tv non può che battere più forte.”


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