L’arcangelo Gabrielli

In via Jacobbi i cavalli del clan Casamonica pascolano tranquilli in attesa del “poliziotto decisionista”

Il prefetto Gabrielli è sicuramente un uomo a cui non manca il fiuto politico. Oggi in un’intervista su “la Repubblica” ricorda, per non scontentare nessuno, il padre socialista e la madre cattolica. Tra un affondo e l’altro verso le mancanze del dimissionario Marino, racconta pure le sue umili origini. La sua giovanile militanza democristiano-demitiana certamente lo aiuta a districarsi “in questa città – dice lui – così complicata e piena di veleni”; veleni politici ovviamente.  Aggiunge che il prefetto in simile bolgia “deve essere la garanzia per tutti” perché, fieramente proclama, “io sono innanzitutto  un poliziotto”.  E “… da poliziotto, sono anche un decisionista. Dunque la sicurezza è la mia prima preoccupazione”.

prefetto GabrielliOra non sappiamo con quale velocità il prefetto Gabrielli attui le sue decisioni, sappiamo soltanto che su un fatto specifico e di non poca importanza visti i soggetti coinvolti, qui in VII Municipio, si stanno ancora aspettando i suoi “rai fulminei”.

Il 9 giugno scorso in una pubblica assemblea convocata in Municipio e, meritoriamente, voluta da lui per ascoltare i cittadini proprio sui problemi di legalità e sicurezza, alcuni dei suddetti cittadini gli fecero presente che a Tor di Mezzavia, zona Romanina, in via Jacobbi, alcune persone del clan Casamonica avevano occupato, recintandola, un’area di verde pubblico prospiciente un asilo nido per allocarci dei cavalli. La cosa andava avanti da tanto tempo. L’area era stata liberata una prima volta già nel 2009 dall’amministrazione comunale, ma ben presto rioccupata. Malgrado le insistite segnalazioni, per far rispettare legge e legalità da parte dei cittadini nessuno delle autorità civili e militari si era mai fatto vivo.

Poi è scoppiato il caso del funerale famigerato del 17 agosto a Don Bosco. Le dichiarazioni  di voler far rispettare la legge, di riprendersi il territorio sottraendolo al controllo mafioso dei clan, di estirpare malaffare e delinquenza ecc. del prefetto e di tutti gli altri amministratori politici si sono sprecate. Per questo nobile obiettivo il PD orfineo si è fatto pure una manifestazione addosso a Piazza Don Bosco il 4 settembre 2015. Ma i cavalli hanno continuato tranquillamente a brucare l’erba vicino all’asilo nido.

Il 16 settembre, l’arcangelo Gabrielli è tornato, come aveva promesso, in VII Municipio per verificare con i cittadini gli interventi fatti in tema di sicurezza che erano stati promessi. La questione dei quadrupedi gli è stata  ricordata. E chi gliel’ha ricordata ha detto, visto lo schieramento di Polizia, Carabinieri, Guardia di finanza e Vigili urbani presente in sala a corona del Prefetto, che si aspettava che l’indomani mattina il “dream team” delle forze dell’ordine gabriellano liberasse il territorio occupato.

Gabrielli prese nota e rispose che sarebbe intervenuto, magprefetto Gabrielliari non proprio l’indomani, ma sicuramente nei giorni seguenti.

Oggi è il 15 ottobre e a via Jacobbi i cavalli pascolano tranquilli in attesa del “poliziotto decisionista”.

 


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