Lazio, il futuro dell’energia rinnovabile: numeri, sfide e premi ai Comuni più virtuosi

Il commento di Legambiente: "Serve più energia rinnovabile per abbandonare il fossile"

Roma ha ospitato questa mattina la IV edizione del Forum Energia del Lazio organizzato da Legambiente, un evento che ha messo sotto i riflettori la produzione energetica regionale e il ruolo chiave delle fonti rinnovabili.

Tra analisi dei dati, prospettive di sviluppo e premiazioni, il forum ha tracciato il quadro attuale del settore, evidenziando i progressi e le criticità della transizione ecologica nel Lazio.

Produzione energetica in calo: il Lazio dipende ancora dall’esterno

I numeri parlano chiaro: nel 2023 la produzione di energia elettrica destinata al consumo nel Lazio è diminuita del 26,1%, aggravando il deficit tra energia generata e consumata.

La regione ha prodotto 10.637 GWh a fronte di un consumo pari a 20.283 GWh, rendendo necessario l’approvvigionamento dall’esterno per circa la metà dell’energia necessaria. Questo comporta costi di trasporto elevati e un maggiore spreco dovuto alle perdite di rete.

Le fonti rinnovabili coprono oggi il 31,7% della produzione, posizionando il Lazio al 13° posto tra le regioni italiane per energia pulita. Tuttavia, il termoelettrico resta ancora predominante, con 5.287 GWh prodotti, di cui il 60% derivante dal carbone e il 40% dal gas naturale.

Fotovoltaico in crescita, ma ancora insufficiente

Un dato positivo arriva dall’energia rinnovabile, che nel 2023 ha registrato un incremento dell’11%, trainato in particolare dal fotovoltaico, passato da 2.082 GWh nel 2022 a 2.204 GWh nel 2023 (+5,9%). Questo grazie all’installazione di oltre 25.000 nuovi impianti, soprattutto nelle province di Roma e Viterbo.

Anche l’idroelettrico ha visto una crescita importante del 35,4%, raggiungendo 1.020 GWh grazie a una maggiore disponibilità d’acqua rispetto al 2022, anno caratterizzato da siccità. L’eolico, invece, rimane marginale, con una produzione che si attesta a 148 GWh, segnando un lieve aumento del 6,7%.

Il commento di Legambiente: “Serve più energia rinnovabile per abbandonare il fossile”

Secondo Roberto Scacchi, presidente di Legambiente Lazio, il calo nella produzione complessiva di energia è legato principalmente alla riduzione delle fonti fossili, in particolare alla progressiva chiusura dell’impianto a carbone di Torrevaldaliga Nord a Civitavecchia. Tuttavia, il ritmo di crescita delle rinnovabili è ancora troppo lento per compensare questa transizione.

“Se non acceleriamo l’installazione di nuovi impianti da fonti pulite, rischiamo di dover continuare a dipendere da carbone e gas. È essenziale che la mappatura delle Aree Idonee favorisca lo sviluppo delle energie rinnovabili, anziché bloccarlo con vincoli eccessivi”, ha dichiarato Scacchi.

Premiati i Comuni Rinnovabili del Lazio

Durante l’evento, Legambiente ha conferito gli attestati di “Comune Rinnovabile” alle amministrazioni locali che si sono distinte nella produzione di energia pulita:

Per il fotovoltaico: Roma, Viterbo, Latina, Aprilia, Pomezia, Anagni e altre città del Lazio.

Per l’eolico: Piansano, Arlena di Castro, Viterbo e diversi comuni della Tuscia.

Per l’idroelettrico: Tivoli, Cittaducale, Subiaco e altre realtà del reatino e del frusinate.

Un appello alla Regione: “Basta ambiguità, serve un cambio di passo”

Chiudendo i lavori, Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente, ha sottolineato la necessità di una svolta più decisa:

“La transizione energetica passa attraverso un mix di soluzioni: pale eoliche offshore, comunità energetiche rinnovabili, fotovoltaico su tetti e terreni agricoli. Dobbiamo agire in fretta per eliminare il fossile e ridurre le emissioni.

Serve un impegno maggiore da parte delle comunità locali e della Regione, evitando freni e incertezze normative che rallentano lo sviluppo delle energie pulite.”

Il Forum come punto di incontro tra istituzioni e imprese

L’evento, moderato da Agnese Cecchini, direttrice di Canale Energia, ha visto la partecipazione di numerosi esperti e rappresentanti del settore: Enel Green Power, ANEV, CGIL Roma e Lazio, Comune di Roma, Regione Lazio e numerose imprese e associazioni.

Il confronto ha messo in luce non solo i progressi fatti, ma anche le sfide ancora da affrontare per rendere il Lazio una regione leader nella produzione di energia sostenibile.


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