Marciapiedi invasi dal verde selvaggio: la proposta del cippato per fermare il degrado

Oltre a rendere difficile il passaggio ai pedoni, questa vegetazione incontrollata nasconde rifiuti di ogni tipo, contribuendo al degrado urbano

In primavera le strade di Roma si trasformano in piccole giungle. Non per il verde ornamentale, ma per la crescita incontrollata di polloni — quei rametti che spuntano alla base dei tronchi — e di piante infestanti che invadono marciapiedi, tazze alberate e spartitraffico.

Oltre a rendere difficile il passaggio ai pedoni, questa vegetazione incontrollata nasconde rifiuti di ogni tipo, contribuendo al degrado urbano.

Gli interventi per contenere il fenomeno sono complessi e costosi: la spollonatura va fatta albero per albero, con operazioni puntuali e faticose. Ma esiste una soluzione semplice, economica ed ecologica, già largamente usata in agricoltura: la pacciamatura con cippato.

A Roma abbiamo migliaia di alberi. Dopo la potatura, le ditte portano rami e tronchi nei centri di raccoltasolo due in tutto il territorio comunale dove il materiale viene trasformato in cippato“, spiega Maurizio Marchini, presidente dell’associazione Lila – Laboratorio Idee Lavoratori per l’Ambiente. “Ma perché non farlo fare direttamente alle ditte incaricate, dotandole di macchine trituratrici montate sui camion?”.

Una proposta concreta, alla luce dei cambiamenti climatici che rendono la vegetazione urbana sempre più difficile da gestire. “Il clima tropicale che viviamo ormai da anni — sottolinea Marchini — fa crescere le piante a dismisura. Uno sfalcio ogni due mesi non basta più. Anche la manutenzione dei marciapiedi e degli spazi verdi deve evolversi”.

immagine di repertorio

Cippato: la soluzione a portata di camion

Il cippato, ovvero legno sminuzzato in piccole scaglie, ha molteplici vantaggi. Può essere prodotto a km zero, evita lunghi viaggi fino ai centri di raccolta, riduce i costi per le ditte, mantiene il terreno umido e permeabile, e soprattutto impedisce la crescita selvaggia delle infestanti. Inoltre, essendo un materiale organico, rilascia lentamente nutrienti nel suolo, migliorando la salute degli alberi urbani.

Invece l’amministrazione, in alcune aree riqualificate come viale delle Milizie, sta mettendo lapilli vulcanici nelle tazze alberate. Sì, sono belli da vedere, ma arrivano da lontano e costano moltissimo”, commenta Marchini. “Con il cippato potremmo avere un effetto simile a costo molto più basso e con un impatto ambientale minimo”.


Le foto presenti su abitarearoma.it sono state in parte prese da Internet, e quindi valutate di pubblico dominio. Se i soggetti o gli autori avessero qualcosa in contrario alla pubblicazione, non avranno che da segnalarlo alla redazione che le rimuoverà.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Scrivi un commento