

Rinunce o malattie: nel Lazio i docenti in pensione richiamati per coprire i posti nelle commissioni d'esame che cominciano mercoledì con la prova di italiano
Il conto alla rovescia è iniziato per la Maturità 2024! Nel Lazio, circa 50 mila studenti si preparano ad affrontare l’esame, con una forte concentrazione a Roma, dove sono presenti la maggior parte delle scuole.
Le prove inizieranno ufficialmente mercoledì 19 giugno con l’italiano, ma quest’anno, a rendere tutto più interessante, saranno i docenti in pensione, che rappresentano una significativa parte del personale necessario, tra il 10 e il 15%, chiamati a coprire i posti vacanti.
L’Associazione nazionale presidi (Anp) ha fornito un quadro chiaro della situazione: “Come ogni anno,” afferma Mario Rusconi dell’Anp, “circa il 10-15% dei docenti rinuncia per vari motivi, come altri impegni o problemi di salute. È un fenomeno fisiologico.”
La dirigente dell’Ufficio scolastico regionale del Lazio, Anna Paola Sabatini, conferma: “Abbiamo ricevuto numerose candidature dai professori in pensione, che rappresentano circa il 10% del totale nella Regione.”
Questo incarico, oltre a essere un contributo prezioso, offre anche un’opportunità economica per i pensionati, poiché è retribuito.
Così, i presidenti e commissari mancanti saranno sostituiti da pensionati – non da più di tre anni – già inclusi nell’elenco dei sostituti o supplenti che ne hanno fatto richiesta.
La Maturità 2024 promette di essere un evento straordinario, con un mix di esperienza e nuove energie pronte a supportare i maturandi in questa importante tappa della loro vita.
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