In memoria del rastrellamento del Quadraro

La primavera dell’ “Operazione balena” alla Biblioteca Vaccheria Nardi

Martedì 5 aprile 2016 alle ore 16,30 verrà presentato alla Biblioteca Vaccheria Nardi in via Grotta di Gregna, 37  il libro di Carla Guidi Operazione balena – Unternehmen Walfisch alla sua terza edizione (Edilazio 2013).

contiPresenteranno il testo lo storico Davide Conti e l’autrice del libro Carla Guidi.

Introduzione di Tatiana Procacci dell’Associazione culturale Parole in Piazza ed intervento musicale del cantautore Amedeo Morrone che eseguirà alla chitarra un repertorio resistenziale.

MorroneSaranno proiettate anche le foto della zona storica del Quadraro e dintorni di Valter Sambucini, foto allegate con un CD al libro stesso.

Questa terza edizione del libro, con la presentazione di Aldo Pavia, comprende la testimonianza Sisto Quaranta e di Augusto Gro, deportati dal Quadraro, ma anche il racconto della loro vita durante il Fascismo e dopo il ritorno a Roma alla fine della guerra, con tutte le trasformazioni culturali e del territorio che questo ha significato. E’ stata aggiunta l’intervista a Lorella Ascoli, figlia di Michele Ascoli, sfuggito alla deportazione ma catturato al Quadraro, non riconosciuto fortunatamente in quanto ebreo in quella circostanza, quindi miracolosamente salvo. La storia del territorio comprende anche articoli a cura di G. Giannini, P. Grella, A. Palumbo, poiché la memoria ha un valore di identità ed uno formativo ed informativo.

Nelle centonovantotto microcittà delle quali è composta Roma infatti, il Quadraro si è sempre posto come un “paese nella città” ricco di una sua importante storia idro-geologica, archeologica, urbanistica, ambientale, sociale e resistenziale infine, che aspira ad essere maggiormente conosciuta, così come è importante sapere come questi luoghi fossero gli unici a Roma dove si respirava, nonostante tutto, un’atmosfera di effettiva libertà.

copertina1Nella narrazione i testimoni, interpretati dall’autrice, conservano infatti il loro attaccamento identitario umano ed esistenziale, attualizzando le significative voci delle periferie romane, come partecipazione di una popolazione che non si sottometteva alla violenza ma vi si opponeva attivamente. In queste zone infatti, anche secondo la testimonianza di Rosario Bentivegna, agirono le formazioni partigiane dei Gruppi di Azione Patriottica-GAP, aderenti al Partito Comunista; la banda del Partito Socialista; la banda del Partito d’Azione, in quell’VIII Zona comprendente i Quartieri Quadraro, Quarticciolo, Prenestino e Torpignattara, Centocelle, Cinecittà, Don Bosco, Borgata Gordiani, Borgata Alessandrina, Villaggio Breda, Acqua Bulicante, Mandrione, l’ultima delle divisioni con le quali i movimenti della Resistenza del CLN avevano diviso Roma per coordinare meglio la lotta contro i nazifascisti. Ma in questo quadrante agirono soprattutto le Bande che non si riconoscevano nel CLN a causa delle profonde divergenze politiche, formazioni a maggioranza proletaria ed operaia, riunite nell’Organizzazione Scintilla, M.C.D’I e Bandiera Rossa, dal nome dell’omonimo giornale che ne era l’organo a stampa.

Verso le 4 del mattino del 17 aprile 1944 Kappler mise in atto il piano “Unternehmen Walfisch (Operazione balena)” con il blocco di ogni accesso viario alla zona del Quadraro, seguirono le perquisizioni della Gestapo e della polizia fascista casa per casa alla ricerca di partigiani, sbandati, collaboratori della Resistenza, ma furono deportati tutti i maschi presenti (dai 15 anni ai 55) più di 900 persone, rastrellamento non destinato a procurare mano d’opera alla Wehrmacht ma atto militare finalizzato a “distruggere quel nido di vespe”, come scriverà Eithel Moehlhausem, il console tedesco, nel suo memoriale …

– “Kappler non poteva tollerare che, nonostante il terrore diffuso a piene mani, a Roma non sortisse effetto alcuno, che l’orrore della rappresaglia delle Ardeatine rimanesse per i nazisti senza risultati, che i rastrellamenti giornalieri non demoralizzassero i romani. Non era più possibile tollerare che nell’ex sanatorio Ramazzini, e nelle grotte del Quadraro, trovassero rifugio non solo i resistenti, ma anche perseguitati politici e razziali, militari sbandati e renitenti. Ebbe a dire Moellhausen che a Roma, chi voleva nascondersi, doveva andare in Vaticano o al Quadraro”...con l’appoggio della popolazione, con la loro collaborazione. Era quindi necessario per Kappler, ancora un nuovo e pesante ammonimento. Un rinnovato terrore. Cosa che le SS avevano fatto abbondantemente in tutta l’Europa occupata, di cui erano maestri. Toccò al Quadraro.” – (Dalla prefazione di Aldo Pavia, familiare di deportati ad Auschwitz, consigliere nazionale dell’ANED)

Foto di copertina di Valter Sambucini www.valtersambucini.it.

Foto di Davide Conti e di Amedeo Morrone tratta da: https://escamontage.wordpress.com/2014/08/03/esca-fotodiario-film-festival-di-bracciano-paesaggi-artistici-e-umani-della-ii-edizione-luglio-2014/amedeo-morrone-incapsulazioni-musicali/

Biblioteca Vaccheria Nardi martedì 5 aprile 2016 – ore 16,30 – Via Grotta di Gregna, 37 – Tel. 0645460491(ROMA)

http://www.bibliotu.it/biblioteca/vaccherianardi


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