

Ghera: “Stiamo lavorando a una strategia duratura, sostenuta da fondi europei, per mettere in sicurezza tutto il nostro litorale"
Tre chilometri di barriera sommersa rimessa a nuovo, 180mila metri cubi di sabbia riportati a riva, dragaggi per ripulire i canali e protezione per uno dei litorali più iconici del Lazio.
A Ostia si chiude la prima fase del progetto “Ostia 1”, il grande cantiere aperto dalla Regione per restituire respiro alle spiagge divorate dal mare.
Una distesa dorata che sembrava condannata a ritirarsi giorno dopo giorno sta finalmente ritrovando il suo profilo. A illustrare i risultati di questa prima fase è stato l’assessore regionale Fabrizio Ghera, durante un sopralluogo tecnico tra sabbia e cantieri ancora parzialmente attivi:
“Abbiamo completato una fase fondamentale per rallentare gli effetti dell’erosione costiera – ha spiegato – ricostruendo la scogliera soffolta e intervenendo con il ripascimento in alcune delle zone più danneggiate. Ma è solo l’inizio: il prossimo anno partirà la seconda fase, con l’obiettivo di estendere la protezione a tutto il litorale”.
Il cuore dell’intervento è la scogliera soffolta: una linea di massi sommersi, posizionati a circa 100 metri dalla riva, che agisce come uno scudo contro le onde più aggressive.
Installata oltre trent’anni fa e ormai consumata dal tempo e dalle mareggiate, oggi è stata completamente rifiorita lungo 2,7 chilometri, dal Pontile di Ostia al Canale dei Pescatori.
Qui sono stati impiegati 85.800 tonnellate di massi naturali, posati con mezzi meccanici e operazioni in mare che hanno richiesto la realizzazione di piste provvisorie verso il largo. Un cantiere invisibile, ma dal peso specifico enorme per la sopravvivenza della costa.
Parallelamente, si è intervenuti anche sui pennelli trasversali, rimodellati per frenare ulteriormente la dispersione della sabbia.
Ma non c’è barriera che basti senza il recupero del fronte spiaggia. Per questo, accanto alla scogliera, il progetto ha incluso un importante ripascimento: ben 180mila metri cubi di sabbia sono stati distribuiti lungo i tratti più colpiti dall’erosione, riportando equilibrio laddove l’arenile si era quasi dissolto.
Una nuova pelle di sabbia, dunque, per Ostia, tra Piazzale dei Ravennati e il Canale dei Pescatori. Un’operazione complessa, che ha dovuto confrontarsi anche con l’arrivo della stagione balneare: per questo, un tratto di circa 100 metri verrà completato solo a settembre, evitando disagi a bagnanti e operatori turistici.
Il piano ha incluso anche operazioni cruciali per la navigabilità e la sicurezza. Sono stati dragati il Canale dei Pescatori e Fiumara Grande, garantendo maggiore profondità ai fondali e migliore accesso alle imbarcazioni, soprattutto per i pescatori locali. Contestualmente, è stata rafforzata la protezione della Rotonda di Ostia, da tempo sotto minaccia a causa dell’instabilità della costa.
Questa prima fase chiude con risultati tangibili, ma il lavoro è appena iniziato. La Regione Lazio sta già progettando un intervento ancora più ampio tra Piazzale Cristoforo Colombo e Castelporziano, con 350mila metri cubi di sabbia da movimentare, e soprattutto un piano triennale strutturato su scala regionale.
“Stiamo lavorando a una strategia duratura, sostenuta da fondi europei – ha concluso Ghera – per mettere in sicurezza tutto il nostro litorale, che è una risorsa ambientale, turistica ed economica da proteggere”.
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