

L’iniziativa, promossa per la prima volta dal Municipio Roma XI Arvalia Portuense con il Presidente Gianluca Lanzi, è nata dalla volontà di riportare la Festa dei Lavoratori anche in periferia
Non è stata solo una festa, ma un’autentica celebrazione della comunità. Al Parco Tevere Magliana e al Parco Marconi, il 1° maggio ha preso vita in una forma nuova e potente: un intreccio di emozioni, partecipazione e impegno civico che ha trasformato due spazi pubblici in veri motori di coesione sociale.
Fin dalle prime ore del mattino, i due parchi si sono riempiti di persone, colori, suoni e volti. A renderli vivi, una straordinaria rete di associazioni, comitati, gruppi informali e cittadini che hanno animato la giornata con stand, laboratori, musica, sport, teatro e momenti di riflessione. Un’energia contagiosa, che ha attraversato generazioni e culture.
“È stata una giornata che ha dato corpo e voce a una visione condivisa – raccontano gli organizzatori – quella di una comunità plurale, solidale, capace di prendersi cura dei propri spazi e delle proprie relazioni”.
L’iniziativa, promossa per la prima volta dal Municipio Roma XI Arvalia Portuense con il Presidente Gianluca Lanzi, è nata dalla volontà di riportare la Festa dei Lavoratori anche in periferia, come occasione di protagonismo civico e valorizzazione dei beni comuni.
“Abbiamo voluto costruire un 1° maggio che fosse davvero popolare – ha spiegato Daniela Gentili assessora all’Ambiente in Municipio XI – capace di coniugare memoria e futuro, radici e visione. È solo l’inizio di un percorso che vogliamo continuare a coltivare insieme alla nostra comunità”.
Non solo celebrazione del lavoro, dunque, ma un vero e proprio ponte verso il futuro, fatto di partecipazione attiva, cultura condivisa, solidarietà concreta.
E mentre i bambini disegnavano, i ragazzi suonavano, gli adulti discutevano di progetti e idee, una cosa è apparsa chiara: il cuore di questo territorio batte forte. E vuole farsi sentire.
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