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In attesa del decreto del Presidente del Consiglio che fisserà la nuova scadenza per l’approvazione del bilancio di previsione 2010-2012, l’assessore al Bilancio e allo Sviluppo economico, Maurizio Leo, ha fatto impartire regole più rigorose a tutti gli Uffici comunali per il controllo delle spese e per la gestione provvisoria del bilancio 2010.
Le nuove linee guida sono contenute in una circolare della Ragioneria generale del Comune di Roma.
"Il nuovo provvedimento – afferma Leo – si inserisce nell’ambito della linea di rigore già adottata in sede di risanamento strutturale del bilancio comunale, avviato con l’esercizio 2008, e sottolinea con forza la necessità di razionalizzare le spese e di assicurare un approccio rigoroso nella gestione di tutte le fasi di entrata e di uscita. oltre ad esercitare su di esse un costante monitoraggio e controllo."
Per dare concreta attuazione a questi principi, la circolare della Ragioneria stabilisce tra l’altro che l’Amministrazione comunale potrà rivalersi nei confronti di dirigenti, funzionari e dipendenti che liquidino operazioni di spesa senza verificarne la coerenza contabile e la relativa copertura finanziaria.
Inoltre sarà necessario ottenere il visto di regolarità, rilasciato dalla Ragioneria, prima di procedere a qualsiasi autorizzazione di spesa.
Sarà anche vietato finanziare acquisti di beni o servizi utilizzando risorse iscritte in esercizi futuri del bilancio triennale di previsione vigente.
La circolare prevede poi la liquidazione delle somme inerenti l’acquisizione di beni e servizi, che dovrà essere preceduta da un’attenta verifica delle prestazioni oggetto di contratto e di quelle effettivamente eseguite, e saranno sanzionabili le iniziative di spesa o il pagamento di debiti ‘fuori bilancio’, cioè caratterizzati da irregolarità procedurali.
"In base alle norme del Testo unico degli enti locali – spiega l’assessore Leo – il Consiglio comunale potrà procedere al riconoscimento della legittimità del debito, ma il funzionario o il responsabile dell’ufficio che ne ha ordinato l’esborso saranno chiamati a rispondere in prima persona circa le spese sostenute o da sostenersi da parte dell’ente".
Ci sarà una stretta anche sulle anticipazioni di cassa, che saranno ammesse solo in caso di spese urgenti o di modesta entità, mentre le spese assunte con determinazioni dirigenziali dovranno essere precedute da procedure di gara aperta per la scelta del contraente.