Roma, ex Circolo degli Artisti: avviata la bonifica, ma il futuro è ancora da definire

Attualmente l’area è stata sottoposta a un dissequestro provvisorio, valido fino a dicembre 2024, per permettere l’avvio dei lavori

Tra rifiuti di plastica, vecchie pentole, scatole di cartone e graffiti colorati, l’ex Circolo degli Artisti, un tempo punto di riferimento culturale e luogo di ritrovo per giovani e appassionati di musica rock, attende una rinascita.

Questo storico spazio, che dal 1989 ha ospitato artisti e band di spicco come “Le luci della centrale elettrica” e “Thegiornalisti”, è in abbandono dal 2015 a causa della presenza di manufatti abusivi e amianto, sigillato sotto terra.

Negli ultimi anni, il degrado è stato un punto dolente per i residenti di Pigneto e San Giovanni, quartieri storici della Capitale che chiedono la riqualificazione di questa icona culturale ormai ridotta a luogo di abbandono.

Iniziati i lavori di bonifica: stanziati 600.000 euro dal Comune di Roma

Il Comune ha recentemente stanziato 600.000 euro per il progetto di bonifica e riqualificazione dell’area, e i primi passi sono già stati compiuti.

AMA ha rimosso la fitta vegetazione selvatica e ha avviato una pulizia propedeutica alla bonifica vera e propria, che si stima terminerà entro l’estate del 2025.

Al termine di questi lavori, il Comune procederà alla demolizione dei manufatti abusivi ancora presenti, ripristinando le condizioni di sicurezza dell’area.

Le aspettative dei residenti:

Per noi residenti dovrebbe essere un luogo pubblico di cultura, dove fare rassegne cinematografiche, presentazioni di libri, e tante altre attività che nel quadrante non hanno un luogo dove poter essere organizzate”.

Nuova destinazione d’uso per il 2025: un progetto per rivitalizzare il Quartiere

Attualmente l’area è stata sottoposta a un dissequestro provvisorio, valido fino a dicembre 2024, per permettere l’avvio dei lavori.

Il futuro dell’ex Circolo degli Artisti è ancora da definire, ma l’intento dell’amministrazione è quello di restituire al quartiere un nuovo spazio culturale, all’altezza della sua eredità storica.


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