Roma, il bando NCC per le nuove licenze è ancora fermo: l’opposizione chiede chiarezza
Italia viva in Campidoglio: “Pochi mesi fa era stato annunciato come imminente, ma del bando per il rilascio di duemila nuove autorizzazioni per ncc non ci sono ancora tracce”La Capitale attende un nuovo volto della mobilità, ma il bando NCC per l’assegnazione di 2.000 licenze gratuite di Noleggio con Conducente sembra essersi perso nei corridoi di chissà quale scrivanie capitoline.
Dopo la lunga attesa per le mille nuove licenze taxi — ormai quasi in dirittura d’arrivo nonostante i ricorsi — la mancanza di aggiornamenti sul bando NCC sta creando un mix di aspettativa e tensione.
Doveva essere un processo più semplice rispetto alle licenze taxi, senza il pagamento di oneri e destinato ad ampliare le opzioni di trasporto in città. Ma ora, Italia Viva ha deciso di rompere il silenzio e presentare un’interrogazione, chiedendo chiarimenti precisi sulle tempistiche del bando.
“Pochi mesi fa era stato annunciato come imminente, ma del bando per il rilascio di duemila nuove autorizzazioni per ncc non ci sono ancora tracce” attaccano Valerio Casini e Francesca Leoncini, consiglieri capitolini di Italia Viva.
I due hanno presentato un’interrogazione “All’assessorato capitolino competente per conoscere i motivi di questo inaccettabile ritardo e avere risposte certe sui tempi di pubblicazione del bando. In vista del Giubileo, con milioni di turisti in arrivo, diventa sempre più urgente potenziare l’intero sistema della mobilità cittadina, anche attraverso l’aumento delle licenze del servizio di trasporto pubblico non di linea”.
Italia Viva chiede una “liberalizzazione del sistema. Solo così saremo in grado di offrire trasporti adeguati alle esigenze dei turisti e di tutti quelli che si muovono in città. È un obiettivo che non possiamo permetterci di fallire”.
La consigliera del Pd, Antonella Melito, ha deciso di rispondere ai colleghi di Italia Viva:
“I consiglieri di Italia Viva Casini e Leoncini – si legge in una nota – dovrebbero sapere che il ministero dei Trasporti è in procinto di rivedere la disciplina” che viene già duramente contestata dalla categoria.
In particolare, il nuovo foglio di servizio che gli autisti dovranno compilare e la pausa forzata di 20 minuti tra un servizio e l’altro. Misure che servirebbero per contrastare la concorrenza sleale nei confronti dei taxi. Il decreto con le nuove regole dovrebbe, condizionale d’obbligo, entrare in vigore tra dicembre e gennaio 2025, preceduto da una circolare attuativa.
Fino ad allora, quindi, servirà attendere: “L’approvazione della riforma potrebbe stravolgere questo settore – spiega Melito – sottraendo al servizio sul territorio del comune di Roma circa 3000 vetture ncc” che sono, in pratica, quelle che arrivano da fuori a dare “man forte” ai pochi colleghi romani.
Il problema, quindi, riguarderebbe la “quantità di organico necessaria a soddisfare la domanda. Senza sapere a cosa porterà la riforma si rischia di gestire con superficialità un settore molto importante per Roma decidendo di mettere a bando un numero di autorizzazioni casuale e non aderente al fabbisogno”.
L’attesa per molti aspiranti conducenti:
L’assenza di novità è ormai motivo di frustrazione per molti aspiranti conducenti, che vedono in questo bando l’occasione per entrare in un settore in crescita.
Non solo: il miglioramento dell’offerta di trasporto privato potrebbe aiutare a risolvere uno dei nodi critici di Roma, una città storicamente congestionata e con un sistema di trasporti pubblici spesso sotto pressione.
Le circolari esplicative sulla riforma:
Entro fine mese, il Mit dovrebbe produrre delle circolari esplicative sulla riforma. Questa situazione ha fermato la realizzazione del bando di Roma.
Se, infatti, dovesse essere impedito agli ncc con licenze di altre città di operare nella Capitale, allora si dovrebbe rivedere anche il numero di licenze da rilasciare.
Se non ci dovessero essere intoppi, vedi ricorsi al Tar peraltro già annunciato dalle associazioni delle auto nere, il bando dovrebbe arrivare a gennaio 2025 ma, rispetto a quello per i taxi, avrebbe delle tempistiche più veloci.
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