

"Roma ha superato gli obiettivi europei del 2030 sul rapporto tra numero di posti negli asilo nido e bambini tra 0 e 3 anni"
Un inizio d’anno speciale quello che ieri ha visto il sindaco Roberto Gualtieri e l’assessora alla Scuola Claudia Pratelli entrare tra i giochi, i colori e le voci dei bambini dell’asilo nido L’Albero d’Oro, nel quartiere Cavalleggeri, a due passi da via Gregorio VII.
Ad accoglierli, insieme alle educatrici e alle famiglie, anche la presidente del Municipio XIII Sabrina Giuseppetti.
Non una semplice visita, ma un simbolico “taglio del nastro” per l’anno educativo 2025-2026, che a Roma parte sotto il segno della stabilità e di nuove opportunità.
“Da questo nido – ha detto Gualtieri – voglio estendere l’augurio a tutte le scuole della città. L’educazione è la base per migliorare Roma e per combattere le disuguaglianze. Gli edifici contano, ma sono le persone a fare la differenza”.
All’Albero d’Oro, tre educatrici hanno iniziato l’anno con una novità che per loro significa futuro: dopo anni di precariato, sono state stabilizzate.
Una piccola storia dentro un grande piano di assunzioni che, entro il 31 ottobre, porterà a coprire i fabbisogni di organico dei nidi della Capitale: circa 7.000 educatrici.
Numeri che l’assessora Pratelli ha illustrato con orgoglio: “Partiamo con oltre 1.000 nuove assunzioni. Significa vuoti di organico finalmente colmati e la risposta a mille donne che, tra mille difficoltà, hanno tenuto in piedi i nidi comunali per anni. La continuità educativa è essenziale per i bambini e può esistere solo se c’è stabilità per chi li accompagna nella crescita”.
Ma non ci sono solo le assunzioni. Negli ultimi anni, ha ricordato l’amministrazione, si è lavorato anche sulle tariffe calmierate, sulla riqualificazione degli edifici e sul nuovo metodo di inserimento partecipato, il cosiddetto “metodo svedese”, che vede genitori ed educatori collaborare fianco a fianco nei primi giorni di ambientamento.
Un mosaico di interventi che porta oggi Roma a superare gli obiettivi europei 2030 sul numero di posti nido disponibili per i bambini da 0 a 3 anni.
E il percorso non si ferma: con i fondi del PNRR sono in cantiere nuovi spazi educativi per ampliare ulteriormente l’offerta.
Tra giochi, sorrisi e parole di incoraggiamento, l’anno scolastico nei nidi romani si è aperto con un segnale chiaro: investire sull’infanzia significa investire sul futuro della città.
Le foto presenti su abitarearoma.it sono state in parte prese da Internet, e quindi valutate di pubblico dominio. Se i soggetti o gli autori avessero qualcosa in contrario alla pubblicazione, non avranno che da segnalarlo alla redazione che le rimuoverà.