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Siamo analfabeti, caro Tremonti?

Sto ascoltando un’intervista su La7 con l’ex ministro Tremonti.
Sta facendo lezioni sulla gestione “ottima” che ha fatto lui nel 2010-2011, quella che ci ha portato sull’orlo del fallimento!
E non è soltanto faccia tosta la sua!
È anche una palese dimostrazione che più sono incartapecoriti e più ci provano a fare maldestramente i professori senza aver capito affatto che 10 anni di storia dell’economia politica non si possono cancellare con un comizio di uno che ci crede del tutto ignoranti!

Il sig. Tremonti non conosce neanche, come la maggior parte dei nostri politicanti, il PNRR ed il suo Regolamento.
Ha affermato, poco fa: “Il PNRR, per il solo fatto che è stato pensato ai tempi di un’inflazione al 2-3%, poiché siamo ormai al 10% dobbiamo rinegoziare gli obiettivi del Piano!”
Sig. ex-Ministro, un piano non è fatto solo di numeri inventati, come li facevate voi 15-10 anni fa, ed ovviamente l’aspetto quantitativo, dopo le crisi succedutesi negli ultimi due anni, va riaggiustato.
Ma quello qualitativo, cioè il metodo innovativo del quadro normativo, introdotto dall’UE con il Recovery Fund e le NORME ALLEGATE, recepite nel Regolamento, NON È RINEGOZIABILE!

Ciò vuol dire che:
1.Nelle norme europee è stato introdotto il requisito dello Stato di Diritto. Sa, prof., cosa vuol dire?
2.La UE ci ha richiesto perciò l’approvazione di almeno 5 Riforme, che rendessero equa, trasparente, democratica, legale la gestione di tutte le azioni relative ad OGNI AZIONE pagata da PNRR. Le farete, tutte queste riforme? Il sig Draghi, che, lei dice, ha scritto l’unica lettera di condanna alla sua cattiva gestione del 2012, che è stato chiamato per risolvere i problemi creati da voi negli ultimi 20 anni, ci ha provato ad avviarle: giustizia, semplificazione… Poi che avete fatto col catasto? Che avete detto in Parlamento per mettere i bastoni tra le ruote ai tentativi di procedere con le Riforme?
Le Riforme bisogna farle e non è negoziabile il contrario!

Rivediamo i milestones dei progetti, data l’inflazione molto superiore, ma il modo di gestire secondo precise responsabilità le realizzazioni, il modo di verificare gli obiettivi intermedi e finali, quello di consuntivare sono fissati e sono molto diversi da quelli che si sono usati in passato da noi, e le regole nuove non sono rinegoziabili!

Buono studio, cari politicanti.
Ne vedremo delle belle e ci divertiremo a parlare della scienza della gestione progettuale, dove sicuramente tanti italiani non sono affatto analfabeti, come voi irresponsabilmente sperate.


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