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Strage di alberi per costruire la Metro C

I cittadini di San Giovanni s’incatenano a difesa delle piante secolari

PiazzaleIpponio3 (1)La costruzione della nuova linea C della Metropolitana, il progetto più importante per Roma Capitale, quello a cui il Comune ha assegnato priorità assoluta, si sta scontrando, oltre che con i numerosissimi problemi tecnici, anche con le esigenze della popolazione e la necessità di tutelare le bellissime aree verdi della città. I cittadini, consci dell’importanza del progetto, non si lamentano per i rumori o per le polveri che si sprigioneranno dai cantieri una volta aperti, ma per il rischio di perdere aree verdi e piante secolari che corrono lungo le antiche mura Aureliane.

Alla comparsa degli operai addetti al taglio, lunedì 23 settembre, un gruppo di cittadini ha sfondato le recinzioni del cantiere della Metro di Piazzale Ipponio incatenandosi agli alberi. Per allontanare i manifestanti è stato necessario l’intervento congiunto di Carabinieri e Polizia.

PiazzaleIpponio2Denunciano i comitati di quartiere (Ipponio verde, Comitato Porta Asinara, Comitato San Giovanni, Cittadinanza attiva Lazio, Progetto Celio, Respiro Verde-Legaliberi, Piazza Vittorio Partecipata, Salviamo il paesaggio, Scup, Sans Papiers, Cinecittà Bene Comune, Radicali Ecologisti), riunitisi durante l’assemblea pubblica svoltasi in piazzale Metronio il 26 settembre, che “oltre 300 alberi rischiano di essere abbattuti tra S. Giovanni e Colosseo per i lavori della tratta T3 della metro C. Dalla scorsa settimana sono già stati abbattuti 38 platani nel giardino di via Sannio e 11 alberi secolari nel giardino di Piazzale Ipponio. Dobbiamo bloccare questo atto scellerato che vogliono perpetrare ai danni dell’ambiente e della popolazione”.

“Chiediamo che la Metro C venga realizzata nel rispetto dei nostri spazi verdi. Il cantiere, logistico che causerà il maggior numero di alberi tagliati, può essere spostato, anche di poco. A questo fine abbiamo chiesto la sospensione dei lavori e la revisione del progetto”. Secondo l’attuale progettazione, il cantiere logistico che ospiterà un compressore, cabine elettriche e macchine per la pulizia della talpa, dovrebbe essere collocato in viale Ipponio e in piazzale Metronio, dove sorgono rispettivamente un viale alberato ed un giardino. Il progetto prevede che entrambi questi spazi pubblici vengano asfaltati.

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Foto di Federico Ridolfi

“Per limitare i danni basterebbe arretrare il cantiere di 6 metri. Ci sono molte soluzioni che consentirebbero di evitare il taglio degli alberi che, va ricordato, possono essere trapiantati e non necessariamente abbattuti. Potrebbero, ad esempio, essere presi in considerazione alcuni spazi delle società sportive (Romulea e Tennis Roma) date in concessione dal comune ai privati, che si trovano proprio a ridosso del cantiere. Non capiamo perché i beni dei cittadini non possano essere tutelati quanto quelli dei privati”, denunciano i comitati. “Chiediamo di fermare i lavori e il taglio degli alberi fino al 2 ottobre per ascoltare la commissione Ambiente. Rivolgiamo l’invito, fin da ora, a chiunque voglia proteggere il verde della nostra città, a recarsi il 2 ottobre, alle ore 10 a Largo Loria, per manifestare il proprio dissenso al progetto”.

Questo l’indirizzo per aderire alla petizione in difesa degli alberi: http://www.change.org/it/petizioni/sindaco-del-comune-di-roma-ignazio-marino-non-abbattete-80-300-alberi-secolari-per-realizzare-la-linea-c-della-metro


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