Stranezze di città (in agosto, di Regione) in via Appia Antica

Nel Parco Regionale dei Monti Aurunci, tra le cittadine di Itri e Fondi
“La via Appia Antica è il 60° sito Unesco italiano. Si tratta di un riconoscimento davvero importante per una strada storica che rappresenta il simbolo di un’intera civiltà, il percorso che ha sempre unito Roma al Sud della penisola e al resto delle popolazioni e dei grandi commerci mediterranei, tappa privilegiata per poi spingersi anche verso Oriente”(vedi foto Appia Antica a Roma). Ha dichiarato a luglio 2024 il Sindaco di Roma Roberto Gualtieri.
Appia Antica
A sud di Roma, a cento chilometri dalla capitale ho visitato la “stranezza di citta’” del mese di agosto, un tratto di Appia Antica alle spalle di Gaeta, Formia, Minturno, Castelforte e Santi Cosma e Damiano (provincia di Latina), all’interno dei monti Aurunci.
E nei monti Aurunci, precisamente tra Fondi e Itri e nei pressi di Sperlonga, si può attraversare la gola di Sant’Andrea, solcata da due diversi percorsi, uno è la strada scorrevole e veloce di via Appia Nuova, l’altro più lento e dolce che permette di apprezzare tutto un bellissimo paesaggio per circa un’ora e mezza.
La  via Appia Antica che ho visitato è nel Parco Naturale dei Monti Aurunci, è lunga circa due chilometri e mezzo, e’ accessibile anche con carrozzelle e si può percorrere sia partendo da Fondi che da Itri.
Appia Antica
Il sito del Parco Naturale la descrive cosi’: “Se le pietre dell’Appia Antica potessero parlare, racconterebbero a partire dal 312 a.c. della scelta accurata del tracciato, delle fatiche per il taglio delle rocce, per i terrazzamenti e i ponti realizzati nelle valli più impervie, per la sistemazione del lastricato, per la realizzazione di templi ed enormi cisterne. Racconterebbero le legioni romane in marcia, di mercanti diretti in Oriente, di battaglie e di agguati di briganti, di viaggi straordinari ed eventi quotidiani, di personaggi comuni e di miti della storia, fino alle soglie dei nostri giorni”.
Appia antica cavalli
Le guardie del Parco mi hanno raccontato che il tratto dell’antica via Appia presente nel territorio del Parco, era stato completamente abbandonato dopo la seconda guerra mondiale. Solo di recente è stato recuperato dall’Ente Parco con specifici finanziamenti regionali e reso fruibile ai visitatori.
Sentiero Monti Aurunci
Il percorso è allestito con pannelli didattici che descrivono il luogo, le vicende, le tecniche stradali e le manomissioni attraverso i secoli, che si sono concentrate in questo piccolo tratto di strada.
Colline rocciose Parco Monti Aurunci
Undici le stazioni con temi e soggetti diversi: la via di Appio Claudio, il Ponte Rinascimentale e l’epitaffio, la piazzola di sosta, la via Appia nella gola di Sant’Andrea, la via al miliario borbonico, il Fortino Sant’Andrea, il tempio di Apollo, la strada borbonica e la strada romana.

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