

I cantieri sono ufficialmente partiti l’11 febbraio, segnando l’inizio di un intervento da 12 milioni di euro, il più oneroso tra quelli finanziati con i 50 milioni del PNRR destinati ai poli civici di Roma
Dopo anni di attese, ritardi e promesse non mantenute, finalmente qualcosa si muove. Il gigantesco spazio sopra il parcheggio multipiano di Arco di Travertino, per troppo tempo rimasto un’incompiuta, si prepara a rinascere.
I cantieri sono ufficialmente partiti l’11 febbraio, segnando l’inizio di un intervento da 12 milioni di euro, il più oneroso tra quelli finanziati con i 50 milioni del PNRR destinati ai poli civici di Roma.
Per chi abita in zona, quello che oggi è un enorme spazio inutilizzato ha rappresentato per anni il simbolo dello spreco e della cattiva gestione. Ora, però, le cose stanno per cambiare: nei 6mila metri quadrati di superficie sorgeranno una biblioteca moderna, spazi per il coworking, un’ampia sala conferenze, un’area espositiva e persino un punto ristoro. Una trasformazione che punta a ridare vita a un’area rimasta per troppo tempo un’enorme scatola vuota.
Se in passato si era ipotizzato di ospitare in questi spazi un presidio della Polizia locale o un centro sanitario della ASL, entrambe le idee sono state accantonate.
La struttura non è compatibile con un utilizzo sanitario su più livelli a causa di vincoli normativi e problemi legati alla sicurezza antincendio.
Al loro posto, il progetto prevede una forte vocazione culturale e aggregativa, con un piano interamente dedicato alla nuova biblioteca e un altro pensato per accogliere eventi e iniziative per la cittadinanza.
Se il progetto è finalmente partito, restano però alcune incognite. Il finanziamento PNRR copre i lavori di realizzazione, ma non l’acquisto degli arredi.
Un problema non da poco, come ha sottolineato Giovanni Caudo, presidente della commissione PNRR del Campidoglio: “Sarebbe assurdo investire milioni di euro e poi lasciare questi spazi vuoti. Dobbiamo trovare soluzioni in tempo”.
A ciò si aggiunge il tema del personale. Le biblioteche comunali soffrono già di una grave carenza di organico, e senza un piano per assumere nuovi addetti, il rischio è che i locali restino inutilizzati.
Gli abitanti della zona accolgono con favore l’inizio dei lavori, ma non senza qualche rimpianto. La richiesta di un presidio socio-sanitario resta alta, soprattutto considerando l’età media della popolazione locale. “Un punto informativo per i servizi sanitari, dove poter ottenere informazioni e prenotare visite, sarebbe di grande aiuto”, sottolinea Rosalba Zabaglia, rappresentante del comitato di quartiere.
L’idea non è stata scartata del tutto: al piano terra ci sarebbe lo spazio per un piccolo sportello, ma la sua attivazione dipenderà dalla disponibilità della ASL e dalla volontà politica di raccogliere le istanze del territorio.
Se tutto procederà senza ulteriori intoppi, il nuovo polo civico di Arco di Travertino dovrebbe essere pronto entro dicembre 2026, grazie a una proroga sui tempi di consegna concessa ai progetti PNRR legati ai poli civici.
Il conto alla rovescia è iniziato. Dopo anni di attese e false partenze, i residenti sperano che questa sia davvero la volta buona.
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