Categorie: Casa

Una riflessione sulla requisizione dei 232 appartamenti nei Municipi IX, X e XI

La clamorosa iniziativa dei tre presidenti di Rifondazione comunista mette a nudo le divisioni della maggioranza sui temi della casa e della solidarietà sociale

Forte della sentenza della Cassazione che gli ha dato ragione, Medici concede il bis. Ma stavolta il presidente del X Municipio è in buona compagnia perché altri due suoi colleghi (o compagni, si dice ancora?), Fantino del IX e Catarci dell’XI Municipio, hanno deciso di seguire la sua strada: quella di requisire alcuni appartamenti sotto sfratto esecutivo.
In totale si tratta di 232 appartamenti, acquistati in blocco dalle “cartolarizzazioni” da alcune società immobiliari le quali (storia vecchia) ora cercano di cacciare i vecchi locatari.
Nel dettaglio, per il X Municipio, si tratta di oltre 100 appartamenti dislocati in diversi stabili di via Pietro Marchisio (Cinecittà est) più altri in via Lucio Calpurnio Bibulo n.13, via Caio Rutilio n.16 e via Statilio Ottato n.33; per il IX Municipio di 11 appartamenti del complesso immobiliare “Cinema “Maestoso” (Via Appia Nuova n. 416), mentre per l’XI Municipio il provvedimento riguarda alcuni immobili della Garbatella situati tra via delle Sette Chiese, Via Alessandro Cialdi e via Giuseppe Acerbi.
Inoltre, fa sapere Medici, saranno consegnati alle famiglie aventi diritto, cioè inserite nella graduatoria ufficiale, anche i 27 appartamenti non occupati che si trovano in alcuni stabili di via Pietro Marchisio.
Per i tre presidenti non c’erano alternative al provvedimento adottato. Infatti, lunedì 15 ottobre, con la scadenza della proroga degli sfratti tante famiglie avrebbero rischiato di essere sbattute fuori di casa.
Per l’opposizione, oltre alla dubbia legittimità, l’ordinanza di requisizione si configura come un attentato alla proprietà privata e, quindi, alla costituzione. Ma per la maggioranza non radicale? La parola d’ordine è astensione da qualsiasi commento.
Ci ha pensato il sindaco Veltroni (atto non politico e istituzionalmente dovuto) ad informare il neo prefetto Mosca che “ la situazione abitativa nella nostra città presenta aspetti di particolare gravità sociale”.
La coraggiosa (per alcuni temeraria) iniziativa concertata dai tre minisindaci, non a caso di Rifondazione comunista, la dice lunga sui rapporti tra sinistra radicale e il resto della maggioranza sui temi della casa e della solidarietà sociale. Non vogliamo anticipare alcuni passaggi di “Walter ego”, il feroce pamphlet antiveltroniano che uscirà domani su Liberazione e che suona come un avviso di garanzia per l’intera giunta capitolina. Ai curiosi auguriamo buona lettura.


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