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Vincenzo Di Giamberardino eletto nuovo Presidente del Consiglio del III municipio: il M5S perde un altro pezzo

Non c’è pace nella giunta di Roberta Capoccioni, nemmeno a Natale

Non c’è pace nella giunta di Roberta Capoccioni, nemmeno a Natale. Dopo aver perso la maggioranza, con la fuga di ben tre consiglieri, sia la guida dell’Aula con le dimissioni di Mario Novelli, adesso il feudo grillino ha assistito all’elezione di Vincenzo Di Giamberardino a nuovo Presidente del Consiglio. Eletto alla terza votazione con 13 voti contro 12, sostanzialmente la nomina è il risultato di un accordo tra le opposizioni, che di fatto hanno così disconosciuto il M5S come forza di maggioranza. A Manuel Tiranti, del M5S, la vicepresidenza; mentre vice presidente vicario sarà Riccardo Evangelista di Lista Marchini.

Cambiano le carte in tavola dunque, con la minoranza che ora detiene fondamentali poteri di veto, nonché quelli di poter stabilire la calendarizzazione dei lavori dell’Aula e la possibilità di ostacolare in ogni momento l’operato dell’Assemblea.

L’elezione di Di Giamberardino non è stata esente da polemiche: consiglieri e pubblico hanno dato vita a uno scontro verbale, tra cori e cartelli, urla e accuse. I grillini gridano all’inciucio, mentre puntano il dito contro i dissidenti “traditori”, fuoriusciti dalle loro fila. “Da 20 anni a questa parte la sinistra e la destra fanno finta di essere avversarie per poi accordarsi su tutto: sempre. Succede in Parlamento quando devono salvare i vitalizi, succede a Piazza Sempione quando devono prendersi una poltrona. Non c’è nulla che li affascini di più. Non c’è altro che interessi loro. PD e FdI: due facce della stessa medaglia protagoniste di un film visto migliaia di volte”, ha commentato il gruppo M5S a margine della votazione.

Dure invece le parole di Fratelli d’Italia, che a margine della loro “vittoria” hanno così commentato: “Una maggioranza perde i pezzi e si sgretola sotto gli occhi dell’opposizione. Una sconfitta che non ha precedenti, una storica lectio magistralis di scuola politica offerta dall’opposizione alla ex maggioranza pentastellata, roba da scrivere sugli annali. Di fronte a un epilogo del genere ci si aspettava che la maggioranza incassasse il colpo e uscisse in silenzio. Ma dai grillini devi aspettarti tutto, e riescono a rendere ancor più tragicomica la figuraccia: tirano fuori i cartelli e come scimmie urlanti – ha commentato Filini di Fratelli d’Italia – sfoderano la retorica d’ordinanza sul complotto contro di loro, quando invece a scatenare gli eventi sono stati loro stessi”.

Il M5S dunque perde un altro, enorme, importantissimo pezzo, in un municipio che dovrebbe essere il quartier generale, lo zoccolo duro della Lombardi, candidata alle prossime regionali. In queste condizioni però, tutto fa pensare che anche le normale amministrazione quotidiana sia a rischio.


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