Il 14 aprile alla Biblioteca Quarticciolo “Un mare d’inchiostro” di Roberto Pagan

Alle ore 18,30 in via Castellaneta 10, intervengono Maurizio Rossi, Paolo Carlucci, Manuel Cohen, Vincenzo Luciani e il Nuovo Coro Popolare

Giovedì 14 aprile 2016 alle ore 18,30  presso il Teatro Biblioteca Quarticciolo in via Castellaneta 10 a Roma presentazione del libro Un mare d’inchiostro di Roberto Pagan (Edizioni Cofine, Roma, 2015)

Intervengono, oltre all’Autore il poeta Maurizio Rossi (Casa delle Poesie Centocelle), il critico e poeta Paolo Carlucci, il critico e poeta Manuel Cohen

Coordina Vincenzo Luciani

Interventi musicali del coro NCP (Nuovo Coro Popolare), diretto da Paula Gallardo.

Un mare d’inchiostro raccoglie la produzione critica di Roberto Pagan degli ultimi quindici anni, apparsa in varie riviste, in particolare su pagine e I fiori del male.

Il tema del riso in poesia riempie tutta la prima sezione: nove piccoli saggi sotto il segno di Talìa, la musa del “comico”.

Nella seconda sezione del libro sono raccolti gli scritti di tono più divertito e leggero assieme ad altre riflessioni di maggior respiro, fino ai saggi dedicati alla memoria di Armando Patti e Achille Serrao.

UnMareInchiostro-150x150La terza sezione vira sul quadrante nord-est: Trieste e dintorni. Le origini, la formazione umana e letteraria dell’autore. I suoi maestri ideali, soprattutto Saba, e i suoi conterranei in genere: tutta quell’atmosfera tipica di una terra di confine e mitteleuropea. E, in più, qualche pagina di confessione e di analisi della propria opera.

Infine la quarta sezione, “Il Parnaso degli amici”, allinea cinquanta recensioni di opere in verso e in prosa di autori, spesso assai diversi tra loro, con cui Pagan ha conservato negli anni legami di affettuosa consuetudine.

PaganRobertoRoberto Pagan è nato nel 1934 a Trieste, dove si è formato nella scia degli ultimi rappresentanti di quella grande stagione giuliana della cultura mitteleuropea: Saba, Giotti, Stuparich, Marin.
Scrittore, critico e poeta, la sua opera in versi è compresa in: Sillabe, Il Ventaglio, Roma, 1983; Genealogie con ritratti, Bastogi, Foggia, 1985; Il velen dell’argomento, Edizioni del Giano, Roma, 1992, Per linee interne, Interlibro, Roma, 1999; Miniature di bosco – 101 haiku, Zone Editrice, Roma, 2002; Vizio d’aria, ivi, 2003, Il sale sulla coda, ivi, 2005, Archivi dell’occhio, ivi, 2008 (vincitore premio “Minturno” 2009; finalista al premio “Feronia” 2009), Alighe, Ed. Cofine, Roma, 2011 (vincitore del premio “Città di Ischitella-Pietro Giannone” 2011); Le belle ore del Duca, ivi, 2012; Robe de no creder (Cose da non credere). Versi in dialetto triestino, ivi, 2014 (finalista al premio “Salva la tua lingua locale” 2015).
Dal 1969 vive tra Roma e la Maremma toscana.


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