Al Centro Anziani “Portonaccio” si parlerà di Shakespeare

Il 28 novembre 2017, in via Filippo Meda 147, nona lezione del Prof. Antonio Saccà

Martedì, 28 novembre 2017, alle ore 17.00, presso il centro anziani “Portonaccio”, in via Filippo Meda 147, Roma, nona lezione, di dodici, del Prof. Antonio Saccà, di un primo ciclo dedicato a: “I PERSONAGGI DELLA CIVILTA’ – PERSONAGGI MITOLOGICI. PERSONAGGI LETTERARI. PERSONAGGI REALI -”.

Questa settimana si parlerà di: Shakespeare.

Afferma il Prof. Saccà: “per secoli il genere letterario denominato “tragedia” era scomparso. L’ultimo trageda era stato il “romano” Anneo Seneca nel I secolo d.C..Non è il caso di considerare i motivi di questa scomparsa. Sono periodi tumultuosi; addirittura scompare ogni genere letterario. Ma in modo impressionante, nell’Inghilterra del XVI secolo esplode una eccedente manifestazione di Autori tragici, i così detti “elisabettiani” in quanto vissero all’incirca al tempo di Elisabetta I, regina di Inghilterra. Tempi spaventosi; di guerre, uccisione di sovrani, lotte di grandi famiglie, riforme religiose, oltretutto dopo antiche guerre. Queste fiumane di sangue ispirarono le opere tragiche, con Autori di feroce potenza che non cela, tutt’altro, ogni orrore, da Marlowe a Ford… Ma è William Shakespeare che trae al vertice delitti e passioni, odio, ambizione, amore; spingendo, oltre chiunque, la libera animazione del linguaggio, con tumultuose metafore e gli atti più crudeli mai rappresentati- Di cosa sia capace l’uomo, specie nel male e nell’amore, lo attingiamo da Shakespeare. Dopo i tragici greci e con i tragici greci”.

 

Nelle due immagini: W. Shakespeare ed un first folio delle opere di William Shakespeare ritrovato vicino a Calais, dove giaceva, da più di 200 anni, tra libri e scaffali.

Pericle Eolo Bellofatto


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