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Bene il risanamento di Atac, ora è necessario pensare ai lavoratori e al livello dei servizi offerti

Lo dichiarano in una nota i segretari Faisa Cisal di Roma e Lazio Antonio Cannone e Gianluca Donati

Accogliamo con favore il risultato raggiunto da Atac e dal Comune di Roma per il risanamento dell’Azienda. Si è trattato di un percorso necessario e non più procrastinabile viste le condizioni disastrose in cui Atac versava.

Questo utile di 11 milioni di euro, vogliamo sottolineare, è stato raggiunto anche e soprattutto grazie ai lavoratori che prima di tutti ne hanno pagato il prezzo, sia in qualità del lavoro che in termini salariali e di peggioramento delle condizioni di vita.

Spiace notare che nelle note ufficiali siano stati ringraziati solamente i vertici aziendali. Sicuramente loro hanno tracciato la strada, ma a percorrerla sono stati prima di tutti i dipendenti.

I lavoratori e noi della Faisa Cisal siamo comunque sempre pronti a fare la nostra parte, ora e in futuro, senza tirarsi indietro. Vogliamo specificare, però, che ora è giunto il tempo di iniziare a lavorare a una nuova fase che non può prescindere dall’affidamento in house del servizio e dal nuovo contratto di servizio.

È anche giunto il tempo di pensare ai dipendenti, alle questioni irrisolte da anni, alla riforma della busta paga e dell’organizzazione del lavoro in tutti i settori.

Non si può prescindere, ora che siamo usciti dalla fase emergenziale, dal rinnovo della rappresentanza e della rappresentatività interna all’Azienda, uscendo dalle logiche degli autoreferenzialismi.

Nel futuro dell’Azienda ci dovrà essere la reinternalizzazione di asset strategici e il miglioramento dei servizi di trasporto pubblico locale che offriamo.

È indispensabile per i lavoratori, per Atac, per Roma capitale, per i romani e per tutti gli utenti”, lo dichiarano in una nota i segretari Faisa Cisal di Roma e Lazio Antonio Cannone e Gianluca Donati.


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